ToroWeb è dal 1999 a disposizione di Toro e dei toresi. Chiunque, privato o circolo o associazione o ente, abbia notizie, avvisi, foto, dubbi o chiarimenti da pubblicare, può inviare a:
redazione@toro.molise.it
Le comunicazioni non firmate non saranno prese in considerazione P.S.
ToroWeb non è né un partito, né un organo istituzionale. È solo una pagina internet, che vuole raccontare il paese. Un grazie di cuore ai lettori per l'attenzione che ci accordano da ventidue anni. |
|
Lunedì, 21 agosto | · | Toro in Festa - Mago Peppe Show |
Domenica, 20 agosto | · | 16 agosto 2023 - Processione di San Rocco e dell'Assunta |
Sabato, 19 agosto | · | Fluo Party al campo da tennis |
Giovedì, 17 agosto | · | I “Fuori... Classe” tornano con una nuova commedia |
Mercoledì, 16 agosto | · | Lutto, è deceduta la maestra Clementina di anni 74 |
Martedì, 15 agosto | · | "La tavola della solidarietà 2023" dell'ass. il Nostro Pae |
Lunedì, 14 agosto | · | Toro in Festa 2023 - Il programma religioso |
Domenica, 13 agosto | · | Toro in Festa 2023 - Il programma degli appuntamenti |
· | Pro Loco Toro - Caccia al Tesoro e tornei Scopa e Tressette |
Venerdì, 11 agosto | · | Toro in Festa - Cover Vasco Rossi e Serata danzante |
Articoli Vecchi
|
|
|
 |
Il porchetto a Sant'Antonio (Toro che non c'è più) |
 |
![]() Un detto torese: Pare u purchitt'a Sant'Antonie, è riferito a persona che mangia sempre e dappertutto. E questo perché scorrazzava un tempo libero per le strade del nostro paese (e di ogni borgo dell'Italia meridionale), il maialino di Sant'Antonio. Era la mascotte della comunità, che lo allevava in onore di Sant'Antonio abate, la cui ricorrenza si festeggia oggi 17 gennaio. Poi, con il tempo l'usanza è decaduta dappertutto. Con il tempo, ma a Toro anche per un episodio preciso, accaduto tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, qui rievocato da Nicola Iacobacci.

Il paese ogni anno donava al convento un porcellino che portava un campanello al collo e una croce marchiata sulle zampe.
Andava libero per le strade nutrendosi con gli avanzi di cibo che gli lasciavano sulle soglie delle case. Diventava così il maiale più grasso di tutto il paese.
Difficilmente imboccava Calata Pozzillo [dove era la casa dell'Autore N.d.R.] o perché già sazio o per una certa indolenza a scendere e a risalire le scale [di pietra, poi eliminate per permettere il transito degli automezzi N.d.R.]
Una sera percorse la strada principale senza trovare cibo e fu costretto a imboccare la viuzza.
Il campanello richiamò l'attenzione dei figli di Pietro che gli corsero intorno.
L'animale cominciò ad agitarsi, infastidito dalla fame e dal chiasso.
Tirato per la coda, grugnì fortemente e, preso da uno strano senso di vendetta, si fece largo e azzannò le gambe del più piccolo che era rimasto seduto a guardare con stupore il gioco dei fratelli.
I monaci, preoccupati dell'accaduto, diedero il maiale alla famiglia di Pietro come risarcimento danni.
[Nota dell'Autore - Il fatto destò enorme scalpore. Da allora, per ragioni di sicurezza e di incolumità pubblica, fu abolita questa prassi consuetudinaria di lasciare libero per il paese il maiale donato ai frati del convento. ]
(Nicola Iacobacci, La tela dei giorni, Liguori editore, Napoli, 1987)
|
Postato il Lunedì, 16 gennaio 2012 @ 23:05:00 di giovanni_mascia |
|
|
| |
|
Associated Topics
 |
"Il porchetto a Sant\'Antonio (Toro che non c\'è più)" | Login/Crea Account | 0 commenti |
| I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto. |
|
Commenti NON Abilitati per gli Anonimi, registrati |
|