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Dante Gentile Lorusso: per una storia dell'arte e della cultura del Molise |
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Riprendiamo una segnalazione di Tommaso Evangelista su una notevole performance divulgativa di Dante Gentile Lorusso, l' artista e ricercatore di Oratino, che vive e lavora a Toro, e che sta mano mano caricando su facebook una serie di immagini che riguardano la storia dell'arte e della cultura del Molise.
Opere, in particolare, che l'ingegno creativo degli artisti oratinesi ha consegnato alla nostra regione e ad alcune province limitrofe dal 1600 ad oggi. Si va dai disegni e dagli schizzi della collezione Giuliani (attualmente presso la Soprintendenza della regione), ai lavori della celebre famiglia Brunetti, e poi ancora tele, decorazioni, pale d'altare, sculture, libri, dischi e chi più ne ha più ne metta, firmati dai Petti, i Falocco, i Latessa, i Giovannitti, i Salati, i Ranallo, i Chiocchio... .
Quello di Dante Gentile Lorusso - ha scritto Tommaso Evangelista - "è un gesto che si avvicina ad una performance artistica, in quanto a durata e meticolosità, ed è sopratutto un atto di denuncia verso lo scarso interesse dato al nostro patrimonio. Iniziative assenti, fondi col contagocce e sopratutto un'ignoranza diffusa che non certo aiuta la valorizzazione e la salvaguardia. Un modo per riflettere sulle ricchezze della nostra terra e sulle tante occasioni perdute".
Nel presentare alcune immagini pubbicate sulla pagina FB di Dante, abbiamo privilegiato i lavori ammirabili a Toro o che riguardano Toro, registrando le chiese di Toro il primato di conservare il maggior numero di opere realizzate dagli artisti di Oratino.
Nicola Giovannitti (Oratino ? - Oratino 1738), "San Pasquale", 1725, Campobasso, convento di San Giovanni dei Gelsi - Biblioteca P. Dionisio Piccirilli.
La statua è conservata assieme a un'altra dedicata a San Pasquale, provieniente dalla chiesa del convento di Santa Maria di Loreto di Toro. nte
In un saggio di pulitura sulla base completamente ridipinta si legge l'iscrizione:
Nicola Giovannitto dell'Oratino fecit A.D. 1725
Renato Chiocchio, scalpellino-scultore di Oratino, "Resurrezione di Cristo", 1994, Toro, Cimitero
Renato Chiocchio, "Stemma di Toro", 1995, Toro, facciata della scala della chiesa del Santissimo Salvatore
Carmine Latessa (Oratino 1690 ca. - 1719), "Madonna del Rosario", 1719, Toro, chiesa del Santissimo Salvatore.
Il 19 settembre del 1719 muore improvvisamente ad Oratino lo scultore Carmine Latessa, che forse non aveva ancora raggiunto i trent'anni di vita.
La "Madonna del Rosario" della parrocchiale di Toro, è l'ultimo lavoro della sua rapida ma brillante carriera artistica. La statua fu scolpita nella sua bottega a Napoli, o forse in quella prestigiosa del suo maestro Giacomo Colombo, di cui fu discepolo dal 1705 al 1715.
Carmine Latessa (Oratino 1690 ca. - 1719), "Crocifisso", 1719 ca., Toro, chiesa del convento di Santa Maria di Loreto.
Opera di notevole tensione espressiva, interessante per la ricerca anatomica e per il modo di condurre il panneggio e i capelli del Cristo trattati in maniera filiforme.
Crescenzo Ranallo (Oratino, 1816 -1892), "San Giovanni Battista", 1850, Toro, chiesa del Santissimo Salvatore.
Un'opera dalle linee essenziali caratterizzata dall'attenzione nei confronti del dato naturalistico.
Le chiese di Toro hanno il primato di conservare diverse opere realizzate dagli artisti di Oratino.
Ciriaco Brunetti (Oratino, 1723 - 1902), "Madonna", Raccolta Giuliani, Campobasso, Soprintendenza BASE del Molise.
Si tratta di un bozzetto ad olio su cartoncino che il pittore ha successivamente elaborato nella figura della Madonna inserita nella macchinosa pala raffigurante "La Madonna intercede presso Cristo per una carestia, con i Santi Giovanni Battista e Lucia", databile al 1764, opera esposta nella chiesa del convento di Santa Maria di Loreto a Toro.
Ciriaco Brunetti (Oratino 1723 - 1802), "Studi per il San Giovanni Battista", figura inserita nel dipinto "La Madonna intercede presso Cristo per una carestia", 1764, conservato nella chiesa del convento della Madonna di Loreto a Toro.
I due disegni provengono dalla Raccolta Giuliani, Campobasso, Soprintendenza BASE del Molise.
Nel 1764 una drammatica carestia colpì tutto il Regno di Napoli, mietendo numerose vittime anche nel Contado di Molise. Nei registri di morte a fianco al nome si legge: morto per fame.
Ciriaco Brunetti (Oratino, 1723 - 1802), "La Madonna intercede presso Cristo per una carestia", 1764, Toro, chiesa del convento di Santa Maria di Loreto
Quattro amici in una giornata storica. Toro, Piazza del Piano, 30 luglio 2008 Giovanni Mascia, Dante Gentile Lorusso, Toquinho, André Bartholomeu
Dante Gentile Lorusso, Studio per un logo di un movimento politico, 2012
Copertina del libro di Dante Gentle Lorusso e Giovanni Mascia "Tra Oratino e Arcadia Giorgio Gizzarone, poeta del Seicento" , Campobasso, Regia Edizioni, 2012.
Dedicato a Giorgio Gizzarone (Oratino 1660 ca. - 1712), nel terzo centenario della morte.
il libro si trova in vendita nella libreria La Scolastica (via Pietrunti, Campobasso), presso la distribuzione Fanelli (chioschetto vicino al Banco di Napoli, Campobasso) e da Giulio De Socio (studio, Oratino).
Nota: Foto Archivio Dante Gentile Lorusso
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Postato il Mercoledì, 26 settembre 2012 @ 23:25:00 di toroweb |
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