|
Araldica torese/ 1 - TORO NEL CINQUECENTO |
|
Essendo stato espressamente richiesto, riiroponiamo on line questo articolo, il primo di una serie dedicata alle famiglie, ai nomi, ai cognomi e ai soprannomi di casa nostra a far data dal Cinquecento. Come i successivi, che via via riproporremo, l'articolo è apparso su "La voce di Mercurio", il bollettino del circolo omonimo. In questo caso nel maggio 2013.
Araldica torese/ 1
TORO NEL CINQUECENTOFamiglie, nomi, cognomi e soprannomi di casa nostra di Giovanni Mascia
Cosa hanno a che fare con Toro personaggi illustri come Francesco De Sanctis, critico, filosofo e uomo politico, papa Leone XIII (al secolo Vincenzo Pecci), e poi attraversando i secoli Cristoforo Colombo e Giovanni Boccaccio, e Carlo Magno imperatore e, prima di lui, Alessandro Magno il macedone? Naturalmente nulla, a parte il fatto che altrettanti loro omonimi sono vissuti a Toro, sono stati nostri concittadini.
Questa è solo qualcuna delle tante curiosità che possiamo appagare con lo studio delle famiglie e dei nomi e cognomi (e soprannomi) toresi. Uno studio, il nostro, basato rigorosamente sulle carte di archivio, le quali com’è noto, gettano luce sulle vicende dei nostri antenati a far data dal XVI secolo in qua. Con questo non si vuole dire che non ci siano documenti anteriori al Cinquecento. Ce ne sono, eccome. Però trattasi di documenti eccezionali e isolati, non inquadrati in un contesto sistematico, come possono essere, per esempio i registri parrocchiali e i libri delle antiche confraternite, i repertori notarili, i catasti antichi.
Proprio dai libri delle antiche confraternite e dai repertori notarili, caviamo la lista delle famiglie presenti a Toro già in pieno Cinquecento, tralasciando la gran parte di esse che si estinguerà nel corso dei secoli successivi (come per esempio gli Acciapparello, gli Antonicello, i Barcannante o Varcannante, i Boccaccio appunto, i Calabresotto, i Cautillo, i Mucciarotta…). Toresi da sei secoli sono invece, sempre per fare qualche esempio, i Cofelice, i Colledanchise, i Francalancia, gli Iacobacci, i Quicquaro, i quali vantano anche la peculiarità di essere cognomi tipici di Toro. Così come sono tipici i Paventi o i Cefaratti a Campodipietra e i Fratipietro o i Rammacciato a San Giovanni in Galdo. Questo perché nei secoli passati c’era nei nostri antenati un così scarso anelito alla mobilità che si nasceva e moriva tra le mura amiche e solo in casi eccezionali ci si permetteva di lasciare il paese di origine per cercare fortuna altrove. Allora imperava il detto “Moglie e buoi dei paesi tuoi”, o per usare più schiettamente il torese, si diceva:
Chi s’accase nu vecenate, véve nu becchiire
Chi s’accase nu paése, véve na bettjglie
Chi s’accase fore tèrre, véve na fiasche.
Chi si accasa nel vicinato, beve nel bicchiere (per la trasparenza è sicuro di ciò che beve);
Chi si accasa in paese, beve nella bottiglia (dove qualche leggera impurità può trovarla);
Chi si accasa fuori terra (fuori paese), beve nella fiasca (e nella fiasca di creta può trovarci di tutto!).
Lasciando da parte i cognomi estinti, quindi, in questa rubrica ci soffermeremo sui cognomi ancora in uso, per svelarne o ipotizzarne il significato, fissando l’epoca della loro comparsa a Toro, il nome e la provenienza del capostipite, il mestiere, gli eventuali incarichi pubblici assunti da lui e dai discendenti, con particolare riferimento all’amministrazione comunale, i personaggi famosi, i soprannomi collegati alla casata, ecc.
Iniziamo, presentando la lista delle famiglie presenti a Toro nella seconda metà del Cinquecento e ancora esistenti. In sostanza quelle che hanno, per così dire, più profonde radici toresi. Esse sono (sempre sulla scorta di materiale documentario certo e salvo omissioni non volute):
Caruso, Cola Felice (poi Cofelice), Colia, Colledanchise, De Luca, Pifalo, Evangelista, Fino, Francalancia, Iacobacci, Laurelli, Magno, Martino , De Michele, Nardozza, Nazzario, Pantano, Petrucci, Quicquaro, Ricella, Santillo, Traboscia.
Domanda: E Berardi, Bruno, Ciaccia, Cutrone, D’Amico, De Sanctis, Di Gironimo, Di Micco, Falcone, Felice, Ferrara, Ferrazzano, Fracasso, Graziano, Grosso, Iacobucci, Lamenta, Marcucci, Mazzarino, Miozzi, Pallante, Parziale, Peluso, Pietrantuono, Rossodivita, Quercio, Salvatore, Serpone, Simonelli, Tromba, Trotta, Tucci, e tante altre storiche famiglie del nostro paese? Nella quasi totalità, come vedremo a poco a poco, esse arriveranno a Toro nei secoli successivi. In qualche caso (Parziale, Serpone), probabilmente erano già presenti, ma non ci sono attestazioni sicure. In qualche altro caso (Graziano), origineranno da famiglie preesistenti, cambiando il cognome.
Ignoto copista torese, Frontespizio di un regesto settecentesco dell’archivio parrocchiale di Toro con lo stemma del cardinale Orsini.
In libri come questo, dei primi anni del Settecento, quando l’Orsini non era ancora diventato papa Benedetto XIII,
sono racchiusi i percorsi delle famiglie e dei cognomi della nostra gente nei secoli...
Foto tratta da Giovanni Mascia, Affreschi per il papa. Arte, fede e storia
nel chiostro e nel convento di Toro, Campobasso 2008.
__________
Altri articoli della serie:
Araldica torese/11- Il misterioso angelo del camposanto
Araldica torese 10 - Per una storia della famiglia Colledanchise di Toro
...
Araldica torese/8. La sirena e l'America del sindaco Rossodivita
Araldica torese/ 5 - Una caratteristica di Toro: le strette e ripide rue
Araldica torese/ 4 - Araldica torese/4 - Mercurio e altri nomi tradizionali ed esotici di Toro
Araldica torese 3/2. Gli orfani bianchi di Don Camillo e del maestro Sanges
Araldica torese 3/1. Soprannomi storici di casa nostra
Araldica torese 2/2. Culaperti, coppoloni, vicci (cioè toresi, riccesi e cercesi), sentieri di fango e querce monumentali
Araldica torese 2/1. Quando cercesi e ricciaroli ci cacciarono fuori da Toro
Araldica torese/ 1 - TORO NEL CINQUECENTO
|
Postato il Mercoledì, 20 luglio 2016 @ 16:43:36 di giovanni_mascia |
|
|
| |
|