ToroWeb è dal 1999 a disposizione di Toro e dei toresi. Chiunque, privato o circolo o associazione o ente, abbia notizie, avvisi, foto, dubbi o chiarimenti da pubblicare, può inviare a:
redazione@toro.molise.it
Le comunicazioni non firmate non saranno prese in considerazione P.S.
ToroWeb non è né un partito, né un organo istituzionale. È solo una pagina internet, che vuole raccontare il paese. Un grazie di cuore ai lettori per l'attenzione che ci accordano da ventidue anni. |
|
Mercoledì, 13 novembre | · | Lutto, è deceduto Diomede Ciaccia di anni 92 |
Mercoledì, 06 novembre | · | Lutto, è deceduta Paolina Ricella di anni 77 |
Domenica, 03 novembre | · | 4 novembre 2024 Festa delle Forze Armate |
Sabato, 26 ottobre | · | 23^ edizione "Memorial Enzo Peluso", gara di pesca |
Mercoledì, 16 ottobre | · | Lutto, è deceduto Giuseppe Francalancia, di anni 61 |
Lunedì, 14 ottobre | · | Lutto: sono deceduti Maria Carmela Evangelista e Nicola Giacomo Fino |
Giovedì, 10 ottobre | · | Lutto, è deceduta Olga Pietracatella |
Mercoledì, 09 ottobre | · | Lutto, è deceduta Maria Irene (Rinuccia) Ferrara, di anni 97 |
Domenica, 06 ottobre | · | Lutto, è deceduto Giovanni Cofelice, di anni 63 |
Giovedì, 03 ottobre | · | Festività di San Francesco d’Assisi 2024 |
Articoli Vecchi
|
|
|
 |
La meta di paglia - racconto |
 |
Una volta si utlizzavano le aie per battere e ventilare il grano della raccolta. Con la comparsa delle prime trebbie, si pose fine a quel lavoro infernale che richiedeva sudore e tempo infinito.
Con le macchine trebbiatrici, azionate tramite lunga cinghia di cuoio da un trattore, si otteneva senza molta fatica sia il grano sia il prezioso scarto, la paglia che veniva allontanata dalla macchina mediante il lavoro manuale di un addetto, munito di forca.
Un gruppo di contadini, che entrava in azione a trebbiatura finita, sistemava il gran mucchio di paglia informe innalzando a regola d'arte la meta, che era un vero e proprio capolavoro. Aveva la forma di un enorme parallelepido, di cui si curava la simmetria e soprattutto la sommità, pena l'inevitabile disfacimento.
C'era chi, per evitare che il vento portasse via la paglia, ci gettava sopra la paglia delle fave, e chi, invece, sistemava sulla superficie superiore un lungo filo di ferro a cui legava due sassi che pendevano da una parte e dall'altra.
Poi le piogge autunnali pensavano a rassettare il tutto.
Il prelievo della paglia andava fatto sempre dalla parte che guardava a sud, al fine di non permettere alla bora di danneggiare con l'infiltrazione delle acque l'interno della meta.
La paglia era necessaria a tutti i contadini per le "lettiere" degli animali ricoverati nelle stalle. Di paglia si rifornivano quotidianamente anche i fornai per alimentare il fuoco dei due forni del paese.
Uno di essi era mio padre che, credendo di far vita migliore, aveva rilevato il forno di San Rocco. Però pagavano in pochi e solo col pane. Mio padre il 13 giugno 1950 fu graziato da San Antonio. Recatosi a prelevare la paglia, la meta franò e mio padre vi rimase sotto per più di un'ora. Pensava di soffocare, quando, gridando aiuto al Santo, improvvisamente fu libero.
Il giorno dopo si liberò anche del forno.
Il figlio del fornaio
|
Postato il Mercoledì, 14 novembre 2007 @ 17:58:52 di giovanni_mascia |
|
|
| |
|
Associated Topics
 |
"La meta di paglia - racconto" | Login/Crea Account | 1 commento | Search Discussion |
| I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto. |
|
Commenti NON Abilitati per gli Anonimi, registrati |
|