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Mercurio, il cane magico, una favola di Giancarla Francalancia |
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![]() Una bella favola per ribadire che gli animali possono portare felicità e armonia nelle vite umane, Non per nulla Mercurio, da cucciolo abbandonato e malandato, diventa un riferimento per gli abitanti del paese. E Isotta, la piccola protagonista, è il simbolo di chi va oltre le apparenze trasformando un cane sporco e malaticcio in un cane magico in un paese da fiaba, Toro, dove, all'ombra del campanile, tra colline e cielo incantati, grandi e piccoli, uomini e animali si vogliono bene.
MERCURIO, il cane magico
C'era una volta,
un piccolo paese, che faceva capolino, tra le colline e un cielo pieno di nuvole a forma di zucchero filato. Aveva un nome un po' curioso ma simpatico... si chiamava Toro.
Qui, viveva una bimba: la piccola Isotta. Aveva gli occhi verdi e i capelli pieni di riccioli bruni.
La bimbetta aveva da sempre un desiderio… quello di avere un cagnolino, un amichetto da coccolare e accarezzare. Mamma Marì e papà Osvaldo, i genitori della bimba, non avevano mai voluto animaletti nella loro piccola casa.
Isotta, aveva tre amichette del cuore, erano inseparabili loro. Lei, fantasticava, assieme a loro, su come poteva essere il suo cagnolino...
Isotta è sempre più sognante ad occhi aperti. Era un pomeriggio caldissimo di agosto. La piccolina, chiese a mamma Marì di andare a mangiare un pezzo della sua torta preferita. Il dolce più goloso per Isotta, era la crostata di gelsi rossi.
Mamma Marì e la piccola s'incamminarono verso la graziosa caffetteria, all'ombra del campanile, nella piazza centrale del paese. Qui, accadde una cosa che mai e poi mai Isotta avrebbe potuto immaginare.
Era rannicchiato, tutto sporco e triste. Un cagnolone, color biscotto alla nocciola, che sonnecchiava, era lì nell'angolino.
Isotta corre, con gli occhioni pieni di gioia, verso il cucciolone. Alcuni abitanti del posto, però, urlarono preoccupati: - “Fermati! Non lo toccare! È certamente anche malaticcio!”.
Passarono i giorni e le notti, e la povera bestiola continuava ad essere sempre più affamata e debole.
- Isotta, che hai? domandò mamma Marì.
- Mamma, sono triste, penso tanto al cucciolo... Chissà se avrà mangiato oggi?
I genitori della bimba, allora, vedendola sempre più dispiaciuta, decisero che una volta al dì avrebbe potuto portare del cibo e dell'acqua fresca al pelosetto.
Piano piano, giorno dopo giorno, altri bambini gli portarono qualcosa da mangiare. D'improvviso, tra i bimbi del paesello, iniziò a diffondersi una vocina… Iniziarono a dire: “Il cane è magico! Il cane è magico! Qualcuno esclamò, poco distante: “Chissà quale magia è capace di fare quel cane mal messo? Chissà!!!”.
L'indomani, il signor Peppe, un vecchietto brontolone e solitario, che passava il tempo seduto sulla panchina della piazza a leggere il giornale e a masticare liquirizia, diede un po' di cibo al cane... Sì, anche il signor Peppe! Trascorsero un paio di giorni e si avvicinò al cucciolo anche il signor Luigi. La signora Cristina, che aveva lavorato come maestra alla scuola di Toro, portò al cane una bella scorpacciata di crocchette …
Ormai a preoccuparsi della sorte del cane, erano diventati in molti, e il cane color biscotto iniziava a godere di un'ottima salute. A poco a poco, tutte quelle persone che dicevano a Isotta di non avvicinarsi al cucciolo, gli portavano cose buone da mangiare e intanto cominciavano a chiacchierare tra di loro, nella piazza del paese... come non succedeva molto spesso. Chissà da dove arriva? Avrà camminato a lungo? Si chiesero i vecchi signori, seduti davanti alla caffetteria.
Trascorsero lente le giornate, faceva molto caldo e tutti i signori passarono tanto tempo insieme, raccontandosi le loro vite... diventarono amici insomma! (Questo fatto non era mai accaduto prima di allora).
Era martedì e c'era la fiera in paese. Il falegname vendeva le seggiole, e c'erano tanti banchetti dove si potevano trovare tanti oggetti fatti a mano.
Isotta, allora, ebbe un'idea: chiese a mamma Marì di accompagnarla dal piattaio per comperare una bella ciotola per mettere l'acqua al cagnolone…
- Deve essere grande grande!, esclamò la piccolina! - Agosto è quasi finito, sarà presto inverno e farà presto buio! Cosa ne sarà di questo povero cane? disse Isotta con gli occhi luccicosi. - Vorrei tanto portarlo a casa nostra, continuò la bimba. - Mamma, papà lo teniamo con noi?
Il compleanno della bimba dagli occhioni verdi era ormai vicino e così, dopo qualche giorno...
- Isotta, Isotta corri qui in cucina, io e papà dobbiamo dirti una cosa, disse mamma Marì .
La piccola si siede al tavolo, ancora un pochino assonata. Chiese ai genitori cosa fosse successo.
- Mamma e papà vogliono darti il regalo per il il tuo compleanno, lo vuoi ?
- No,mamma, non voglio nessun regalo quest'anno!
- Isotta, disse Mamma Marì, allora non lo vuoi più il tuo amico a quattro zampe?
- Mamma, mamma dici davvero? Papà sul serio?
- Sì, Isotta! Sai, il cagnolone color biscotto ha fatto una magia.
- Quale magia? Cosa significa, non capisco, disse la piccola. - Noi bambini, ci siamo divertiti a dire che il cane era magico, ma stavamo solo giocando!
- Vedi, bimba mia, quel cane affamato e sporco che nessuno voleva toccare, ha fatto aprire i cuori della gente. Il signor Peppe, il signor Luigi, la signora Cristina e la signora Elisa non avevano mai parlato tra loro. Portando un poco di cibo al cucciolo, hanno iniziato a scambiare qualche parola, tenendosi compagnia per lunghi pomeriggi.
- Mamma! disse la piccola... - Perché quei signori, prima non lo volevano neppure vedere il cane, ed ora gli vogliono bene?
- Quando si è sparsa la voce che fosse magico, tutti hanno pensato di poter ottenere qualcosa in cambio (non immaginando però, di preciso, cosa ci avrebbero guadagnato), se lo avessero sfamato. Non si sapeva di quale magia fosse capace il cucciolone!
La piazza del piccolo paese era sempre più colma di gente che passeggiava e chiaccerava... Isotta, mamma Marì e papà Osvaldo si misero frettolosamente nella vecchia macchina rossa. Arrivarono sotto al campanile e così abbracciarono forte il loro nuovo amico!
- Isotta, disse mamma Marì... - Quale nome vuoi dare al tuo cane?
La dolce Isotta decise di chiamarlo Mercurio, un nome che risuonava familiare nel piccolo paese...
Tutti si volevano bene e i giorni trascorrevano sempre pieni di sorrisi e nuove amicizie. Mercurio era sempre più bello e forte, ormai era diventato il compagno di giochi di tutti i bambini. Il viso di Isotta era sempre più gioioso e gli occhioni verdi brillavano di gioia.
E cosi, mamma Marì, papà Osvaldo, Isotta e Mercurio tornarono nella loro casetta di campagna, dove il cagnolone color biscotto poté giocare libero e tutti vissero felici e contenti.
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| Postato il Lunedì, 13 gennaio 2025 @ 17:56:58 di giovanni_mascia |
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