Figure che scompaiono: Renato Lalli
Data: Tuesday, 23 February 2010 @ 10:42:19
Argomento: Cultura


Con la scomparsa di Renato Lalli, il Molise perde un maestro assoluto. E Toro un amico sincero. Per i Trotta, in particolare, Lalli nutriva una vera e propria venerazione.



Come storico e Presidente del Rotary Club, Renato Lalli aveva programmato in casa Trotta una due giorni di studio che non fu possibile celebrare per una serie inaspettata di dolorose circostanze: prima la scomparsa di Eugenio Trotta e sua moglie Ljuba nel giro di pochi giorni tra maggio e giugno 2002, poi i danni alla casa e al paese causati dal terremoto del 31 ottobre e 1 novembre dello stesso anno.

Ma ciò non ha reciso il legame di affetto e interessi culturali con la storica casata torese, testimoniato in molte pubblicazioni. Su indicazione di Renato Lalli la delegazione del Fai (Fondo Ambiente Italia) si è recata in visita a Toro nel novembre scorso. Tuttavia, anche in quella piacevole occasione non è stato possibile varcare la soglia di palazzo Trotta.

Proprio in questi giorni, e sempre su sollecitazione di Lalli, ci si proponeva di tornare a bussare al portone sormontato dallo stemma con la trota e tre stelle. Non si è fatto in tempo. E forse non saremmo riusciti ad aprirlo per accogliere la delegazione Fai che sarebbe tornata a Toro per completare con casa Trotta la visita al paese dello scorso novembre. Resta forte il rammarico che acuisce il dolore per la scomparsa del maestro assoluto e dell'amico sincero.

Rubando le parole a Michele Tuono: "Nessuna retorica sulla fine di un’epoca, sulle cose – carte, libri, documenti, studi – e sui luoghi – archivi, biblioteche, forse gli unici luoghi della vera felicità, la felicità rara e incomparabile che viene dalla conoscenza e dal possesso della realtà, esattamente come Renato Lalli la sapeva distillare nei suoi libri – ma quando uomini come Renato Lalli scompaiono, luoghi, studi, carte perdono una parte del loro significato. Oppure lo cambiano in un modo che lascia disorientati, e anche un po’ impauriti".

Ecco, il portone di casa Trotta che continua a restare chiuso, rendendo inaccessibili le sale, le carte, i libri, i documenti, l'archivio, la biblioteca, ci sembra l'emblema crudo di un mondo che cambia inesorabilmente, lasciandoci "disorientati, e anche un po’ impauriti".





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