
Il fazzoletto blu (Toro che non c'è più)
Data: Monday, 26 July 2010 @ 01:00:00 Argomento: Poesie e racconti
Era il 1935, e mentre l'Italia si preparava alla conquista d'Etiopia, a noi bambini ci preparavano all'educazione fisica paramilitare del Sabato Fascista.
 Teatro del racconto è la GIL che a Toro aveva sede presso la SS. Annunziata a quel tempo adibita anche a Casa del Fascio
Un certo Pasqualuccio, della famiglia ..., ci teneva molto ad arrivare primo alle radunate nella casa della GIL, dove ci attendeva uno squadrista per il solito Unò Duè, Unò Duè.
Pasqualuccio sognava di conquistarsi un posto al campeggio vicino Roma. a cui partecipavano tutti i migliori balilla molisani. Il sabato per lui era un evento speciale, gradito anche più della domenica, il solo giorno di meritato riposo. Per questo suo accanimento nella dottrina premilitare fascista, Pasqualuccio ottenne la nomina di caposquadra. Lui felicissimo, fedelmente seguiva le regole che l'avrebbero portato al campeggio durante l'estate.
Un sabato di primavera Pasqualuccio non riusciva a trovare il fazzoletto azzurro che completava la divisa da balilla. Cerca di qua, cerca di là: niente da fare. La madre, vedendolo così disperato, gli suggerì d'indossare un fazzoletto da lei confezionato in fretta e furia con la carta oleata blu, quella che i negozianti usavano per vendere la pasta.
Disperato Pasqualuccio acconsentì. ma quando arrivò tardi alla GIL, tutti gli amici balilla lo derisero. Il rigido istruttore gli revocò l'incarico di caposquadra, mandando a pezzi il sogno del campeggio. Anche quell'estate, Pasqualuccio avrebbe mietuto il grano con i genitori.
Frank Salvatore
|
|