Toro Toquinho Festival 2010. Partita in sordina la III edizione
Data: Wednesday, 28 July 2010 @ 19:17:44
Argomento: Cronaca


Con la Rassegna Corale Nazionale “Città di Toro” è partita un po’ sottotono, causa il maltempo che ha imperversato per quasi tutta la serata di martedì 27 luglio, la III edizione del Toro Toquinho Festival.


Come precedentemente annunciato dal Sindaco Angelo Simonelli, nella conferenza stampa di presentazione del Festival tenutasi a Campobasso nella mattina di venerdì 23 luglio, la delegazione brasiliana della Città di Itatiba non è potuta intervenire alla manifestazione e la cerimonia di accoglienza che era in programma alle ore 19:00 non si è tenuta.
Il Festival ha avuto inizio verso le ore 20:00 in Piazza Luigi Alberto Trotta con l’illustrazione delle manifestazioni in programma da parte del Direttore Tecnico-Artistico, Maurizio Oriunno, che ha messo in rilievo tutto il lavoro di preparazione durato circa un anno.







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A seguire il Sindaco Angelo Simonelli, ha voluto sottolineare come il Festival non è solo da intendersi come delle serate di spettacolo, ma come un progetto ad ampio respiro, sopratutto culturale, che impiega l’intero anno per concretizzarsi con concerti e attività parallele.


Tra le idee messe in campo per questo progetto si è pensato alla Mostra di Percussioni e Aerofoni, cogliendo l’occasione di venire a conoscenze delle tradizioni artigiane-artistiche dei costruttori di tali strumenti presenti in Molise.
Nella stessa Mostra vi è una sezione dedicata alla realizzazione dei flauti costruiti con canna di bambù come da tradizione del nordest del Brasile, che è incarnata nel rappresentante del gruppo musicale Flautins Matuà.
Tale gruppo si trova inserito nel programma del Festival proprio grazie al progetto di scambio culturale tra la Città di Itatiba e Toro, nato dal gemellaggio sancito lo scorso anno a Toro. Il Sindaco ha concluso rivolgendo un saluto, anche se fisicamente non presente, al Sindaco di Itatiba, Joao Gualberto Fattori.




Negli interventi, André Bartholomeu, onorato di rappresentare la sua città di Itatiba, ha letto la lettera che il Sindaco di Itatiba, Joao Gualberto Fattori, ha inviato al Sindaco di Toro scusandosi della mancata assenza al Festival (per problemi istituzionali legati all’amministrazione della propria città brasiliana), sottolineando l’importanza del Festival e ribadendo che quando possibile una delegazione farà visita a Toro.


Dopo i saluti si sono avuti due interventi tecnici, quello del rappresentante del gruppo Flautins Matuà, Carlos Valverde, e dell’artigiano costruttore di tamburelli a cornice, Mario Mancini. Carlos Valverde, coadiuvato nella traduzione dal brasiliano all’italiano da André Bartholomeu, ha dichiarato che il flauto è utilizzato nelle funzioni religiose, ma anche in quelle popolari. Lui è un costruttore di flauti, ed in particolare di quelli ottenuti dal bambù, accordando gli stessi a secondo della sezione della canna e dalla lunghezza della stessa, per poi forare a caldo (con ferro rovente), per ottenere la scala diatonica.
Nella tradizione popolare il flauto non viene accordato, o meglio durante la realizzazione dei fori non si esegue una vera e propria accordatura, mentre gli strumenti a percussione che accompagnano le esibizioni hanno sempre una accordatura. I Flautins Matuà sono di San Paolo ed hanno conosciuto la tradizione dei flauti del nordest del Brasile a mezzo dell’Università, e siccome ritengono che la tradizione sia molto importante (Carlos Valverde ha sottolineato come ogni angolo di Italia è ricco di importante tradizioni, anche un piccolo paese come Toro), loro la voglio poter tramandare ed esportare, per conoscenza, anche fuori dai confini brasiliani. Ha concluso ringraziando per l’accoglienza ricevuta in questi giorni che con il suo gruppo è ospite a Toro.





L’artigiano Mancini ha premesso che parlare della realizzazione del tamburo a cornice impiegherebbe troppo tempo, si è limitato a indicare che si hanno riscontri del suo impiego e della sua realizzazione da parecchi millenni, e la costruzione si basa su tre elementi fondamentali: la pelle su cui si batte, la cornice di legno che tiene tirata la pelle e i sonagli (o cembali) inseriti nella cornice. L’artigiano ha poi fatto ascoltare una serie di ritmi (tarantelle, pizziche, saltarelli, tammurriate) con un tamburo con pelle sintetica, in quanto la pelle animale risente della variazioni di umidità.




Al termine degli interventi i presenti si sono diretti a visitare la Mostra allestita al Museo Comunale sito in Via di Sopra, con il taglio del nastro effettuato dal Sindaco di Toro e dai rappresentanti delle corali che si sono esibite nella serata.
Durante la visita al Museo è iniziata a cadere una leggera pioggia poco intensa, ma costante, che ha costretto a spostare la Terza Rassegna Corale Nazionale “Città di Toro” presso il Centro Caritas, alla presenza di pochi appassionati.









Alla Terza Rassegna, presentata da Giovanna Ruggiero, hanno partecipato il Coro Polifonico Santo Stefano in Rivo Maris di Casalbordino (CH), diretto dal Maestro Antonella Spallanzani, eseguendo prevalentemente brani sacri; il Coro Polifonico “Università del Molise” di Campobasso, diretto dal Maestro Gennaro Continillo, con brani di epoca moderna, e la Corale Polifonica “Laudate Hermes” di Toro, diretta dal Maestro Gennaro Continillo, che ha eseguito anche brani messicani e brasiliani.



















Alla fine i tre cori hanno concluso la rassegna con l’esecuzione all’unisono del Va’ Pensiero, dal Nabucco di Giuseppe Verdi, e gli Inni Nazionali del Brasile e dell’Italia.



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Al termine della rassegna il Sindaco di Toro, Angelo Simonelli, ha consegnato una targa ricordo a tutti i cori.










I componenti delle corali hanno poi degustato, visto che era smesso di piovere, il menù (pasta e fagioli, trippa, salsiccia alla brace) preparato dall’Associazione Il Nostro Paese in Via Orientale “Sotte U’ Palazze”.


Saltata invece la proiezione del film “Linha de passe - La vita è come te la vivi”.

Foto Sandro Nazzario



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