Fra Giocondo e i fichi (Toro che non c'è più)
Data: Saturday, 23 October 2010 @ 20:08:34
Argomento: Poesie e racconti


In passato il nostro convento era pieno di monaci, giovani e vecchi, sacerdoti che confessavano e dicevano messa e semplici laici, che provvedevano agli incarichi più umili. E allora sì, che ne succedevano e se ne raccontavano di tutti i colori...

Luis Melendez  Natura morta con pane e fichi

Il nuovo guardiano, che era appena arrivato in convento, passeggiando per il giardino vide sulla cima di un fico un bel fico, e se lo fece cogliere. Fra Giocondo pensò: - Giacché gli piacciono, quando saranno maturi gliene porterò un paniere pieno pieno.

E glielo portò di lì a qualche giorno, credendo di fargli un piacere. Il guardiano, invece, era caduto preda di un attacco incontenibile di dissenteria che alla sola vista di tutti quei fichi maturi, divenne ancora più acuto. Si sentì preso in giro e comandò agli altri monaci di legare ben bene il laico ribaldo e di gettargli a uno a uno i fichi in faccia.

Quando il primo fico si spiaccicò vicino al’occhio, Fra Giocondo disse:
- Signore, ti ringrazio!

Ed ecco il secondo fico finire proprio sul naso. E il laico ripetere : - Cristo sia lodato!
I monaci meravigliati andarono a riferire il fatto strano al Guardiano che gli chiese:
- Perché ringrazi e lodi il Signore?

E Fra Giocondo rispose: - Reverendo Padre, perché avevo pensato di portarti delle pesche: se lo avessi fatto, ora sarei cieco.

Allora il Guardiano, abbozzando un sorriso, lo fece sciogliere. E corse via, perché anche il suo corpo continuava a essere sciolto.

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