Sgarbi in Molise: regione stuprata, attenzione all'eolico e alla mafia
Data: Monday, 15 November 2010 @ 18:10:35 Argomento: Ecologia
Con la sua solita irruenza verbale, Vittorio Sgarbi, in visita nel Molise, esterna il suo parere in una giornata che fa segnare un importante punto a favore della lotta della rete dei comitati contro l'eolico in Molise. Posti i sigilli al cantiere eolico della Castagna.
La mattinata di Vittorio Sgarbi in Molise è iniziata attorno alle 10.30, quando ha raggiunto sul crinale della Castagna il presidio della rete dei comitati contro l'eolico, con i rappresentanti di "Proteggiamo il nostro territorio di Toro" impegnati in prima linea.
Poco prima del suo arrivo, nel corso della manifestazione in atto nei pressi del cantiere del progettato parco eolico della Castagna, posto di fronte ad Altilia, si erano vissuti momenti di tensione. Precisamente quando da parte dei dimostranti si faceva notare alle forze dell'ordine presenti che lo scavatore in azione più avanti e il camion al momento in transito sul tratturo violavano la legge, operando senza assistenza di tecnici e archeologi su un luogo, il tratturo stesso, che è equiparato al patrimonio archeologico e quindi da considerare protetto.
Sulla Castagna, Sgarbi ha incontrato i dimostranti e ha operato una breve ricongizione sullo stato dei luoghi, deprecato gli scempi già operati e visibili in lontananza sulle colline a ridosso di San Giovanni in Galdo, Monaciioni e Pietracatella, infestate da torri eoliche.
Sgarbi ha raggiunto la sede della Coltivatori Diretti di Campobasso, dove, presentato da Amodio De Angelis, presidente dell'associazione, e da Oreste Rutigliano, segretario del Comitato Nazionale del Paesaggio, ha tenuto la prevista e affollata conferenza stampa.
Il critico ha sparato a zero, in particolare, contro l'installazine di 16 torri eoliche di fronte ad Altilia, tornando ad equipararla a uno stupro perpetrato da trenta uomini su una bambina. E' vero - ha detto - che il Consiglio di Stato, "guardando le carte" ha autorizzato l'inizio lavori. Ma - si è chiesto - non esiste un giudice a Campobasso, che fermi d'ufficio lo stupro in atto?
Possibile che gli amministratori molisani - ha continuato - non avvertano l'esigenza di tutelare il territorio e non si rendano conti del'intreccio tra eolico e la mafia e la camorra e la criminalità organizzata?
Possibile che a distanza di cinque anni di distanza, gli tocca ritornare sulle cose dette e fatte come sindaco di Salemi quando si è opposto alla mafia e all'eolico in terra di Sicilia?
Dipendesse da lui, non avrebbe permesso l'installazione di nemmeno una torre eolica. Né nel Molise, né altrove. Perché il paesaggio è un bene di tutti, tutelato dalla costituzione, e non può essere violentato.
In quest'ottica, Sgarbi si è appellato al Presidente Napoletano come garante della Costituzione. Si è appellato a Bondi, Ministro della Cultura, che - detto per inciso - in concomitanza ha diramato in mattinata un duro conmunicato stampa contro la devastazione di Altilia. Si è appellato al presidente Iorio e ai consiglieri regionali, come responsabili diretti del territorio molisano. Si è appellato a Di Pietro come parlamentare molisano e leader di un movimento politico nazionale. Si è appellato, infine, a Roberto Saviano, invitandolo a dedicare una puntata della sua trasmissione alla vera mafia e all'eolico in Molise. In mancanza del fattibile impegno di costoro - ha sostenuto il polemista -, saranno ognuno per la sua parte da considerare come compartecipi del disastro e conniventi.
Sgarbi, che intervistato oggi dal TG1 tornerà domani con un troupe di "Striscia la notizia" ad Altilia per completare la sua denuncia all'opinione pubblica italiana, ha concluso il suo intervento assai colorito, ribadendo un concetto già espresso in precedenti occasioni: "E' scandaloso che il Governo di Berlusconi cada per problemi personali del premier e non per lo stupro in atto nel Molise. Altro che Pompei. Contro la natura si può fare poco. Non così contro i guasti causati degli uomini. Per Sgarbi, è lo scempio territoriale del Molise, la vera emergenza nazionale.
Tanto fervore e tanta passione, hanno meritato un risultato concreto. Intervenendo a chiusura della manifestazione, Michele Petraroia ha informato Sgarbi e tutti i presenti che sì, c'è un giudice a Berlino. Nella stessa mattinata, infatti, subito dopo che il presidio dei domostranti si era spostato a Campobasso, su disposizione del Soprintendente ai Beni Ambientali Gino Famiglietti, sono scattati i sigilli nel cantiere della Castagna. Ed è scattato un forte applauso in sala.
P.S.
A conclusione della manifestazione i rappresentanti del comitato "Proteggiamo il nostro territorio di Toro", hanno consegnato a Vittorio Sgarbi, un volume sulle eccellenze storiche e artistiche dell'abitato e del territorio di Toro e un dossier sugli scempi paesaggistici e archeologici derivanti dal progettato parco eolico. Nel ringraziarlo per la sua disponibilità, la delegazione torese ha chiesto attenzione e tutela da parte di chi come lui, in passato, ha già avuto modo di visitare e apprezzare il nostro paese.
Foto G. Mascia
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