L'ardua strada di Frank Salvatore presentata a Campobasso
Data: Thursday, 01 September 2011 @ 00:00:00
Argomento: Toresi benemeriti


Frank Salvatore ha presentato a Campobasso, presso il Comitato Elettorale di Michele Petratroia, le riflessioni di un molisano d’America raccolte ne L'ardua strada. Dalla schiavitù a Barack Obama, libro per il quale gli è stato attribuito il prestigioso riconoscimento di Uomo dell’Anno 2010 della Pennsylvania.







Frank Salvatore ha suggellato nel migliore dei modi il suo soggiorno estivo 2011 nella terra d'origine con una manifestazione raccolta ma molto intensa. Si è tenuta a Campobasso nella mattinata del 29 agosto scorso, a poche ore dal viaggio di ritorno che l'avrebbe riportato negli Stati Uniti, dopo che per il cinquantesimo anno consecutivo ha voluto passare l'estate tra i parenti e gli amici di Toro. Un legame davvero mai interroto: è dal 1961, da mezzo secolo, che Frank nvariabilmente anno dopo anno, estate dopo estate torna a riabbracciare Toro e il suo Molise.

A presentare agli amici campobassani Frank Salvatore, il docente universitario e lo scrittore che. vive ad Havertown, in Pennsylvania, ci ha pensato l'amico Giovanni Mascia.



Nato a Toro, nel 1928, Frank emigra negli Stati Uniti nel 1947, lasciando la miseria del paese natio, le rue dove nelle notte senza luna ci si faceva luce con i tizzoni accesi, la casa illuminata da una lampada pallida come la morte. Lascia il paese dove a ridosso della seconda guerra mondiale lui e la sua famiglia sono stati guardati con sospetto dai fascisti per via del padre emigrato negli Usa, padre che a sua volta in America scontava il sospetto di possibile fascista. Nella nuova terra, Frank può continuare gli studfi, frequantando con profitto la High School per tre anni. Dopo il diploma è ammesso alla Youngstown State University, nell'Ohio. Conseguita la Laurea in Lingua e Letteratura Spagnola, assolto il servizio militare con i gradi di ufficiale, insegna in una piccola scuola. È il 1956. Si trasferisce poi nella città di Youngstown, dove superando le discriminazioni cui erano sottoposti gli italoamericani, riesce ad ottenere l'insegnamento Per più di trent'anni insegna lingue straniere alla Haverford High School. Attualmente è libero docente alla VIllanova University. È stato anche presidente dell'AATI-PV, l'Associazione Amricana degli Insegnanti della Lingua Italiana.



A sinistra, la copertina di Buick Toro Cb,
a destra la successiva versione inglese dal titolo
Janus.


Nel 2003 ha pubblicato Toro Buick CB, romanzo in parte autobiografico, cui sono stati assegnati ad Abbateggio (Pescara) il Premio Letterario Maiella 2004, dalla giuria presieduta da Dacia Maraini, primo classificato "Sezione Speciale Italiani all'Estero"; e nell'agosto 2005 a Tollo (Chieti) il premio in onore del grande giurista Nicola Nicolini. Toro Buick CB è stato pubblicato anche negli Usa con il titolo Janus. Two countries Two love stories.

Per la pubblicazione de L'ardua strada. Dalla schiavitù a Barack Obama Frank Salvatore ha ricevuto i complimenti personali di Barack e Michelle Obama, ed è stato insignito del prestigioso riconoscimento di Uomo dell’Anno 2010 della Pennsylvania.





Il libro, ha raccontanto Frank ai presenti, nasce dalle domande rivoltagli nell'estate del 2008 dagli amici toresi in riferimento all'astro nascente Barack Obama, che all'epoca, per la corsa a Presidente degli Stati Uniti d'America, si acicngeva ad affrontare e vincere il candidato repubblicano ed eroe di guerra Jonh MaCain. Un avvenimento epocale: un nero semisconosciuto che si afferma a livello planetario, inverando ancora una volta il sogno americano del selfmade man.



Copertina e risvolto di copertina de L'ardua strada


L'ardua strada è il racconto della tragica ma entusiasmante epopea dei neri in America, nella "terra della libertà" macchiata - sono parole di Obama - dal peccato originale della schiavitù. Epopea, bagnata dal sangue degli oltre seicentomila morti della guerra civile, quando si affrontarono i due milioni di soldati delle truppe abolizioniste degli Stati del Nord contro il milione di soldati degli schiavisti degli Stati del Sud. Un conflitto dalle proporzioni immani, cui parteciparono anche battaglioni di italiani, garibaldini con i nordisti e borbonici con i sudisti. E Frank nel 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia ci ha tenuto a sottolineare questi legami tra il risorgimento italiano e la guerra di secessione americana.



Copertina della successiva versione inglese de L'ardua strada


Con parole semplici, illustrate da mille episodi e da un suggestivo corredo fotografico, Frank Salvatore accompagna il lettore lungo le tappe di un'epopea di segregazione e miseria, diritti negati, rivolte sanguinose, e sogni grandiosi da Jim Crow a Malcom X a Martin Luther King, passando per episodi semplici ma dai risvolti epocali, come il rifiuto di Rosa Parks nel 1955 ad alzarsi dai posti riservati ai bianchi e accomodarsi nei sedili in fondo al pulmann e la caparbietà di James Meredith a chiedere e infine ad ottenere nel 1962, grazie a Robert Kennedy, allora ministro di Giustizia, che mandò gli agenti federali per scortarlo, di poter frequentare l'univeristà del Mississippi nononstante i ripetuti rifiuti opposti dalla istituzione, e l'ostracismo nei suoi confronti decretato da professori, studenti e popolazione bianca. Un'epopea che nel 2008 ha portato all'incredibile elezione di un afroamericano semisconosciuto alla guida degli Stati Uniti d'America. Ancora più incredibile se si ritorna con la mente ad appena mezzo secolo prima, all'America spensierata degli Happy Days, di Elvis Presley e del ronk' roll, quando la più potente democrazia del mondo continuava a registra crimini orrendi. Come il linciaggio avvenuto nel 1955 a Money (Mississippi) di Emmett Till, un quattordicenne di colore, reo di aver fatto solo delle avances a una donna bianca.





E' toccato quindi al Padrone di casa, a Michele Petraroia, ringraziare Frank Salvatore per aver accettato l'invito a incontrare gli amici campobassani nell'insolito contesto di una torrida mattinata di fine agosto. Petraroia è tornato a tributargli il meritato riconoscimento per l’impegno culturale, sociale e civile, speso in anni di attività accademica, pubblicazioni e iniziative encomiabili, condotte nel costante attaccamento alle sue radici molisane. La sua nomina a Uomo dell’Anno dell’Associazione “ Sons of Italy “, è il secondo riconoscimento attribuito ad un cittadino di origini molisane, in questo fecondo avvio del 2011, dopo la consegna della Medal Of Honor – Citizen Service Prima Self Honors – al Dott. Pascal Spino avvenuta il 25 marzo scorso a Washington.


Il valore dei migranti della nostra terra e la loro affermazione pubblica negli Stati Uniti d’America - ha continuato Petraroia - ci restituisce l’orgoglio perduto e ci sprona a alzare lo sguardo sul milione di molisani sparsi nel Mondo indicandoci la strada di un saggio consolidamento dei rapporti e delle relazioni con le nostre comunità all’estero prima che le nuove generazioni dimenticano i nomi dei paesi sanniti e frentani dei loro nonni.





La lettera di ringraziamento che il Presidente Barack Obama ha speditgo a Frank Salvatore per il suo libro è motivo di soddisfazione istituzionale di tutto il Molise ed ferma volontà condividere come comunità regionale questa gratificazione che onora e lusinga il Molise e i molisani. A Frank ancora un grazie sincero - è stata la conclusione di Michele Petraroia - per la sua opera per la diffusione e la promozione della lingua italiana in Nord-America.

Foto Anna Spina



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