Terremoto: il caso Toro in una interrogazione parlamentare di DI Pietro
Data: Tuesday, 03 April 2012 @ 16:39:32
Argomento: Comune e/o vita politica


Roma, 3 aprile 2012. Pesante affondo di Antonio Di Pietro contro l'operato del commissario Iorio in una interrogazione parlamentare scritta al ministro dell’Economia, Mario Monti, e al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. Riferendosi in particolare alle criticità di Toro, da noi segnalate a più riprese, e oggetto di un nostro dossier preso in esame da "Agenzia Parlamentare", Di Pietro ha invitato il governo a vigilare sullo stato di criticità dei comuni.


Il Municipio di Toro a 10 anni dal sisma ancora chiuso, inagibile e puntellato
    MOLISE. DI PIETRO, GOVERNO VIGILI SU STATO CRITICITA’ DEI COMUNI

    “L’attuale stato di criticità dei comuni molisani, che hanno ricevuto i finanziamenti per i lavori di ricostruzione dopo il sisma del 2002, deve essere verificato per evitare lo sperpero di denaro pubblico”.

    Lo chiede il leader dell’IdV, Antonio Di Pietro, in un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Economia, Mario Monti, e al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.

    “Dall’inchiesta che vede coinvolto il Presidente della Regione Molise, in qualità di Commissario per la gestione dell’emergenza sisma, risulterebbe infatti che Iorio avrebbe “abusivamente ampliato” l’area dei Comuni terremotati, senza che ve ne fosse alcuna necessità. E così le risorse destinate alle opere di risanamento sono state utilizzate per ristrutturare appartamenti privati, in aree lontane anche cento chilometri dall’epicentro del sisma. Mentre altri paesi pesantemente danneggiati, tra cui il Comune di Toro (CB) – come riportato dall’agenzia di stampa Agenparl (Clicca e leggi l'articolo di Agenzia Parlamentare) – non rientrano nella lista dei centri che hanno diritto agli aiuti per l’emergenza”.

    Di Pietro conclude: “A dieci anni di distanza, i lavori di ricostruzione sembrano fermi al 30% e il 70% delle persone sfrattate è ancora senza casa, costretta a una sistemazione provvisoria. Si chiede, pertanto, ai ministri competenti se non ritengano opportuno effettuare un controllo sulle reali necessità in termini di ricostruzione delle aree colpite”.

Di seguito il testo dell’interrogazione:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Di Pietro. – Al Ministro dello sviluppo economico e infrastrutture e trasporti, al Ministro dell’Economia e delle Finanze – Per sapere –

    premesso che:

    Il Presidente della Regione Michele Iorio, in qualità di Commissario per la gestione dell’emergenza sisma, è indagato per abuso d’ufficio e indebita percezione di soldi ai danni dello Stato;

    secondo il sostituto Fabio Papa, titolare dell’indagine, Iorio avrebbe “abusivamente ampliato” – senza che ve ne fosse alcuna necessità – l’area dei Comuni terremotati;

    le risorse destinate a rimettere in piedi abitazioni pericolanti e a riedificare quelle distrutte hanno pagato anche le ristrutturazioni di appartamenti privati in paesi distanti fino a cento chilometri dall’epicentro del sisma, dove non è stato minimamente avvertito;

    alcuni paesi – meno conosciuti e con bassa densità di popolazione e quindi di voti – non rientrano nella lista dei comuni del cosiddetto “cratere sismico” nonostante presentino chiari segni della forza dirompente del terremoto del 2002;

    il Comune di Toro (CB) – come riporta Agenparl (Clicca e leggi l'articolo di Agenzia Parlamentare)– non solo non rientra nella lista dei 14 comuni del cosiddetto “cratere sismico” ma, non viene menzionato neanche nella lista dei 37 comuni che riportano danni ad abitazioni ed edifici storici stilata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e dalla Protezione Civile, sebbene annoveri tra le strutture inagibili la chiesa madre, la canonica, l’oratorio, il municipio, le scuole, la maggior parte delle costruzioni del centro storico tra cui farmacie, circoli, edicole, bar con conseguente chiusura delle strade su cui si affacciano gli edifici stessi;


    sono passati dieci anni dal terremoto e la ricostruzione delle case sembra sia ferma al 30 per cento mentre le persone sfrattate dalla scossa sismica – con l’esclusione di San Giuliano di Puglia – per il 70 per cento sono ancora senza casa, costretti a sistemazioni provvisorie;

    l’ente attuatore della ricostruzione a San Giuliano era la Protezione Civile mentre negli altri Comuni del Cratere era il Commissario regionale;

    la gestione dell’emergenza sarà prorogata solo nei comuni della provincia di Campobasso che hanno in piedi progetti di classe “A”, dunque quelli destinati alla cosiddetta ricostruzione “pesante” -:

se non ritenga opportuno verificare, ad oggi, la situazione dei danni relativi al sisma del 2002 così da individuare, al di là dei progetti in corso, le reali necessità in termini di ricostruzione delle aree colpite evitando, al contempo, un inutile quanto immorale sperpero di denaro pubblico.





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