Lettera aperta al sindaco di Toro da parte del Gruppo di Minoranza
Data: Tuesday, 29 May 2012 @ 22:50:43
Argomento: Tradizioni e feste


Fuochi a Sant'Antonio. Non accenna a placarsi il clamore sollevato dall'ordinanza 12/2012 emanata il 24 maggio dal sindaco di Toro. Una lettera aperta gli è stata inviata dal Gruppo di Minoranza a nome proprio e di molti cittadini, perlopiù giovani, in disaccordo con il provvedimento.



Fuochi 2008 (Foto S. Nazzario)

Gentile signor sindaco,
dopo aver letto l’ordinanza n° 12/2012 inerente ai fuochi a Sant’Antonio, abbiamo raccolto non poche lamentele dai nostri cittadini e i più critici guarda caso sono stati i giovani.

Alcuni si sono offesi perché a loro avviso non si dovrebbero fare domande scritte.
Taluni si sono offesi per l’espressione “spirito agonistico” da lei usata, dato che ritengono lo facciano semplicemente per il rispetto delle tradizioni e per stare insieme, NON PER GAREGGIARE.
Altri sono dispiaciuti poiché lei ha dato DISPOSIZIONI sulle dimensioni massime da poter realizzare e del materiale da poter utilizzare dicendoci: «Perché quest’anno parla di dimensioni massime e di materiale da poter utilizzare, quando nel “suo” fuoco, l’anno scorso c’erano perfino i fuochi d’artificio, ed ogni anno è uno dei fuochi più grandi che si facciano in paese?». Poi addirittura sanzioni così salate se non si ripristina la condizione ex-ante in mezza giornata?

Non sono mancati riferimenti alle sue affermazioni riguardo alla tradizione della “pasquetta” del 6 gennaio 2012, quando, avendo partecipato anche lei col “suo” gruppo, riteneva che la tradizione, così com’era stata interpretata dai giovani (che la portano avanti da anni) fosse stata tradita facendo riferimento a canzoni del tipo “lo spazzacamino” e le “tarantelle”… Le lamentele sono state: «Ci ha detto come dobbiamo cantare la “pasquetta” ed ora ci vuol dire anche come dobbiamo accendere il fuoco? Insomma, a suo avviso, i giovani non sono proprio capaci di far nulla? O tutto ciò che facciamo è sbagliato?».

Ora, per lo spirito di collaborazione cui anche lei accennava nel consiglio di insediamento, abbiamo spiegato ai cittadini che per legge (vedi art.57 T.U.L.P.S.) la licenza ad occupare il suolo pubblico per accendere i fuochi dev’esser data dall’autorità locale; ma per il resto quali spiegazioni possiamo dare? Va bene il rispetto delle norme di sicurezza, ma addirittura decide anche le dimensioni massime della catasta di materiale da ardere? E cosa dobbiamo aspettarci allora, che ogni sera il personale autorizzato venga col metro a misurare le dimensioni dei nostri fuochi?

L’ordinanza, signor sindaco, in parole povere ha scoraggiato più di qualcuno che ad oggi sta pensando se accendere o no il “suo” falò.

Il GRUPPO di MINORANZA spera si possano chiarire tali passaggi a tutta la popolazione, in modo da poter vivere nella tranquillità e nella spensieratezza di sempre, una splendida tradizione come quella dei fuochi a Sant’Antonio che il nostro paese porta avanti da secoli. Per lo spirito di COLLABORAZIONE che ci contraddistingue e per il bene della nostra popolazione, restiamo in attesa di una sua risposta chiarificatrice.

IL GRUPPO DI MINORANZA





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