Molise: Crescere e vivere sani - Un convegno molto ben riuscito
Data: Tuesday, 16 October 2012 @ 00:00:00
Argomento: Associazioni


Un pubblico folto e qualificato ha seguito con interesse i lavori del convegno medico che si è tenuto nel pomeriggio di sabato 13 ottobre 2012, presso i locali della Fisiomedica Loretana a Toro.



La manifestazione è stata promossa dal locale Circolo Culturale "La voce di Mercurio", che ha aggiunto un altro significativo tassello al mosaico delle sue attività per il rilancio di Toro, con il fattivo e convinto coinvolgimento della Fisiomedica Loretana, dell'azienda agricola Masseria Calvitti.e del pastificio La Molisana.




La giornalista Michaela Marcaccio ha garbatamente moderato i lavori .




Antonio Salvatore, presidente del Circolo La voce di Mercurio, a nome suo e di tutti gli iscritti, ha salutato i relatori e gli intervenuti.




Nel ruolo di affabile ed efficiente padrona di casa, Stefania Giacci, responsabile dell'Istituto di riabilitazione "Fisiomedica Loretana". .




La professoressa Aurora Rossodivita, ha onorato le sue radici toresi e il suo attaccamento al paese di origine con una relazione interessante e molto apprezzata su un problema di sempre più scottante attualità, l'obesita infantile. Forte di una bella carica comunicativa, la professoressa Rossodivita, del reparto di Endocrinologia pediatrica del Gemelli di Roma, ha messo in guardia contro il mito della dieta magica, esortando ad acquisire sane abitudini alimentari, imperniate su cibi variati, genuini e saporti, e stili di vita non sedentari. Per intenderci: meno merendine confezionate e più frutta, o se si preferisce, un buon panino col prosciutto. A parte gli obesi patologici, che - attenzione - rappresentano solo il 5% dei casi, l'obesità si combatte ricercando il giusto bilanciamento tra le calorie introitate e quelle consumate con un''attività fisica adeguata: scale e non ascensore, muoversi a piedi e non in auto, giocare all'aperto e non solo videogiochi, computer e TV. .




Altrettanto interessante la relazione tenuta dal dottor Raffaele Salvione, nutrizionista della Fisiomedica Loretana su "La dieta del paziente anziano", nella quale un ruolo fondamentale è rappresentato dall'acqua: almeno un litro e mezzo giornaliero per soggetti in cui lo stimolo a bere si riduce drasticamente e la disidratazione è sempe in agguato..Forte della sua esperienza acquisita sull campo, il dottor Salvione ha dimostrato che la salute degli anziani è in stretta connessione con una corretta alimentazione. Laddove questa sia carente, per difetto o per eccesso, i pazienti sono più predisposti ad ammalarsi, fisicamente e psicologicamente, e meno reattivi alle cure.




Il dotto Flavio Ferro, responsabile del Pastificio La Molisana, chiamato a relazionare sul grano nell'alimentazione moderna, si è riallacciato agi interventi della professoressa Rossodivita e del dottor Salvione, sull'importanza dei buoni cibi in una buona dieta. E una buona dieta - ha ricordato - non può essere detta tale senza il pane e la pasta, due alimenti cardini della dieta mediterranea. Pane e pasta di qualità, come quelli che si producono nel Molise per antica tradizione fondata sulla bontà degli ingredienti principali:del territorio: acqua buona e ottimo grano duro. Per i quali vale davvero la pena di sborsare qualche centesimo in più, se questo piccolo sacrificio incide beneficamente sulla nostra salute.




Al termine degli interventi, Giovanni Mascia ha guidato gli ospiti a visitare gli affreschi del chiostro del convento di Toro, dell'edificio prediletto dal cardinalel Vincenzo Maria Orisini, Arcivescovo di Benevento e Abate di Santa Sofia, perciò padrone spirituale e feudale di Toro. Eletto papa nel 1724, con il nome di Benedetto XIII, l'Orsini non volle rinunciare al ruolo di Arcivescovo di Benevento, e in quanto talle mise in programma una visita pastorale all'arcidiocesi nel 1727. Per accogliere degnamente in Benedetto XIII, l'antico arcivescovo e l'amato feudatario, i toresi fecero affrescare in suo onore le pareti del chiostro con diciannove lunette di martiri e santi francescani, che costituiscono un unicum nel Molise. L'ora tardi e l'illuminazione inadeguata, purtroppo, non hanno favorito il miglior approccio con le lunette, ragion per cui Mascia ha invitato gli ospiti a tornare a godere degli affreschi in una occasione più propizia: nel pieno di un bel giorno di sole.




Infine, a chiusura della bella manifestazione, la degustazione di prodotti della Masseria Calvitti e un piatto di ottima pastasciutta de La Molisana, che in aggiunta ha voluto consegnare a ognuno dei presenti un gradito omaggio.

Foto Antonio Basile



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