Regione Molise: elezioni annullate si ritorna al voto
Data: Monday, 29 October 2012 @ 15:49:39
Argomento: Comune e/o vita politica


Mazzata alla cosiddetta politica del fare.... Come era nelle attese, viste le oggettive irregolarità denunziate e accertate, sono state annullate le regionali del 2011. Bisogna tornare a votare. Respinti i ricorsi del centrodestra dal Consiglio di Stato. Ma a pagare le spese per la sciatteria di alcuni partiti e per il mancato controllo devono essere solo i cittadini?

Le elezioni regionali dello scorso ottobre 2011 sono state annullate e il Molise torna alle urne: è stata depositata poco fa a Roma la sentenza della 5/a sezione del Consiglio di Stato sui ricorsi elettorali.
I giudici hanno respinto le istanze del centrodestra confermando il verdetto del Tar Molise che nella scorsa primavera aveva annullato il voto, per irregolarità nelle liste del centrodestra.

I giudici di secondo grado, davanti a tutta una serie di irregolarità riscontrate nella presentazione di due liste, quelle di Molise Civile e Udc nella circoscrizione di Campobasso, ne hanno confermato l'illegittimità. Mentre rispetto alle irregolarità della candidatura di Nico Romagnuolo nella lista di Progetto Molise, hanno ritenuto sanata la posizione, considerandola viziata all'origine solo da un lapsus calami.dell'ufficiale del comune di Casacalenda, il vicesindaco, che doveva accertare l'identità del candidato.

Beh, in ogni caso, proprio una bella figura, Romagnuolo, l'uomo che avrebbe dovuto ridare un futuro ai terremotati del Molise, come subcommissario per la ricostruzione, non ce l'ha fatta. Firmare e presentare l'accettazione della candidatura, in un documento dove invece delle sue ci sono le generalità di un'altra persona, non è il massimo.

Comunque , niente a che vedere con l'operato dei responsabili della liste di Molise CIvile e UDC. I primi hanno presentato liste con 23 doppie firme e 17 firme non autenticate, che una volta annullate, hanno portato al mancato raggiungimento del numero minimo di firme valide richieste dalla legge. Dal canto loro i responsabili dell'Udc hanno raccolto 803 firme, ben oltre la metà del totale, "su fogli mobili privi del contrassegno della lista e delle generalità di tutti i candidati", in dispregio della legge e del buon senso.

Davanti a tanta sciatteria, ci si chiede: - Possibile che a pagarne le spese devono essere sempre e solo il popolo molisano? In modo diretto, per lo spreco di soldi per i ricorsi e contro ricorsi presentati e, soprattutto, per le elezioni da rifare. E indiretto, per i mancati servizi causati dal funzionamento a scartamento ridotto delle istituzioni. Per non parlare degli inconvenienti (e non dire peggio) di una campagna elettorale perenne che si trascina ininterrottamente da un paio di anni a questa parte. Possibile che funzionari del Tribunale e della Corte d'Appello chiamati a verificare tali cose, le abbiano fatte passare? E se sì, possibile che tali funzionari vadano esenti da colpe e responsabilità, così come gli incaricati della raccolta firme di Molise Civile, Udc, e Progetto Molise?

Molto probabilmente nessuno risponderà, nessuno pagherà, a parte Pantalone s'intende, e tutto andrà avanti come se nulla fosse successo. Intanto, per dovere di cronaca, ricordiamo che il voto - fortemente viziato dalla presenza di liste illegittime - aveva sancito la vittoria di Iorio (centrodestra) su Di Laura Frattura (centrosinistra) per meno di mille voti di scarto. Vedremo cosa succederà di qui a qualche mese.


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