Per il Convento di Toro i toresi scrivono direttamente al Papa
Data: Thursday, 02 May 2013 @ 17:23:22
Argomento: Chiesa Parrocchia Caritas


Il Consiglio Pastorale Parrocchiale non ha badato a mezze misure ed ha scritto direttamente a papa Francesco I, per scongiurare la chiusura del Convento di Toro. La stessa lettera è stata mandata per conoscenza al Ministro generale dei frati minori e naturalmente anche al Ministro Provinciale, all'arcivescovo Bregantini, ai frati del Convento e al Sindaco di Toro.




Padre Santo,
questo Consiglio Pastorale Parrocchiale di Toro è venuto a conoscenza della decisione presa dal Congresso Capitolare della Provincia Religiosa dei Frati Minori di Puglia e Molise, di chiudere il Convento di Toro a partire dal 1° luglio 2013 e di trasferire in altri conventi del Molise i due frati che vi operano, Padre Cesare Neri, parroco di Toro, e Padre Giacinto De Santis, cappellano della Clinica Fisiomedica Loretana. Tale decisione sta provocando sempre più apprensione e preoccupazione nell’intera comunità cittadina. Pertanto questo Consiglio Pastorale si fa portavoce di tutta la popolazione al fine di scongiurare la chiusura del Convento di S. Maria di Loreto e il trasferimento dei frati, e si è inoltre attivato per la raccolta di firme e per l’attuazione di iniziative di protesta finalizzate alla revoca del provvedimento. Sono stati lanciati anche appelli da singoli cittadini su facebook e sul sito locale ToroWeb.

Dopo cinquecento anni di storia, l’antico Convento di Santa Maria di Loreto viene privato della presenza dei frati minori. Si mette la parola fine alla vita centenaria di un luogo-simbolo, che ha rappresentato da sempre un punto di riferimento importante per la nostra comunità, la cui storia è intrecciata a quella del Convento, luogo che è stato in passato méta di alti prelati, tra le cui mura trascorrevano momenti di riflessione e di preghiera.
L’importanza di questa Comunità Francescana e della struttura conventuale è dimostrata anche dall’interessamento della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise, la quale ha inteso finanziare lavori di restauro degli affreschi del chiostro, di notevole interesse storico-artistico, che stanno per iniziare.

Il rilevante contributo di vocazioni offerto dalla comunità torese all’Ordine dei Frati Minori ha sviluppato nei secoli un rapporto di stima e amicizia tra i cittadini e i frati, tanto che, in anni non lontani, l’Amministrazione di Toro e la cittadinanza tutta hanno donato ai Frati Minori l’edificio conventuale e il terreno circostante, già di proprietà comunale a seguito delle soppressioni post unitarie, sul quale è stato poi realizzato l’immobile adibito attualmente a clinica riabilitativa per persone disabili (Fisiomedica Loretana).
Si deve evidenziare che una clausola fondamentale della donazione ha previsto, appunto, il perdurare “dell’opera di culto, di beneficenza, di istruzione ed educazione dei fanciulli di Toro e dei paesi limitrofi” svolta da sempre dai Frati Minori.

Inoltre è da precisare che a Toro, oltre alla Chiesa di S. Maria di Loreto annessa al Convento, esiste la Chiesa Madre del SS. Salvatore (anch’essa affidata a Padre Cesare Neri, che ne è parroco), a tutt’oggi però inagibile per il sisma del 2002. Non vi sono altri luoghi di culto idonei per una comunità di 1600 persone.
Presso la Clinica Fisiomedica Loretana, annessa al Convento, sono pazienti e disabili che, con i loro familiari, richiedono, a nostro modesto avviso, soprattutto nei momenti di sofferenza e difficoltà, la presenza costante dei Frati Minori per quell’indispensabile apporto di carità e fede cristiana.

Per l’intera comunità di Toro la chiusura del Convento significherà sentirsi improvvisamente orfana di una guida spirituale. Inoltre è noto che i frati si occupano dei poveri del paese da sempre, e che in più occasioni si sono fatti carico dell’onere di bollette di famiglie in difficoltà; portano il loro conforto ai malati e sono il punto di riferimento dei nostri anziani.

Santità, pensiamo che Toro, il nostro paese, anziché vedere chiusa la porta della propria chiesa, abbia la necessità di tenerla sempre aperta, attraverso la presenza di giovani francescani che siano fermento vivo e che coadiuvino quelli presenti, richiamino e stimolino i nostri giovani che hanno bisogno di guide sicure e presenti.

Con Padre Cesare e Padre Giacinto abbiamo cercato di immaginare una soluzione soddisfacente per tutti, ma, pur rispettando il loro dovere di obbedienza, ci permettiamo di esprimere che nessuna soluzione ci è apparsa migliore della loro permanenza.
I fedeli e i cittadini di Toro peraltro non comprendono il motivo della chiusura e del trasferimento dei Frati dal Convento, in considerazione del fatto che questi, per convenzione scritta con la Clinica Fisiomedica Loretana, usufruiscono delle forniture gratuite di riscaldamento, energia elettrica e pasti quotidiani.

L’auspicio dei cittadini di Toro è che si possa continuare a contare sull’attività spirituale nel “nostro Convento”, così come è sempre stato da secoli.

Visto l’esito negativo dei vari appelli e delle diverse manifestazioni che non hanno ricevuto risposta, considerato che non saremo mai disposti a perdere l’unico punto di riferimento che per noi rappresenta la Casa di Dio, ci rivolgiamo a Lei, Santo Padre, per chiederLe l’attenzione e l’aiuto sperato.
Con i più sentiti, affettuosi e devoti ossequi di tutta la comunità dei fedeli e dei cittadini di Toro.

Toro, 9 Aprile 2013
                    Il Consiglio Pastorale Parrocchiale di Toro
Signore fà di me uno strumento della tua pace.
Dove è l’odio, fa’ ch io porti l’amore,
Dove è l’offesa, ch’io porti il perdono,
Dove è la discordia, ch’io porti l’unione
Dove è il dubbio, ch’io porti la fede
Dove è l’errore, ch’io porti la verità
Dove è la disperazione, ch’io porti la speranza
Dove è la tristezza, ch’io porti la gioia
Dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.






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