Scoperte pitture rupestri preistoriche a Civitanova del Sannio (IS)
Data: Friday, 05 July 2013 @ 19:00:37
Argomento: Toresi benemeriti


Autore dell’eccezionale scoperta, la prima del genere in Molise, è un torese di adozione, Guido Lastoria, che nel corso degli Anni Cinquanta ha vissuto parte della sua infanzia e adolescenza in Piazza del Piano, a Toro, dove il papà, il compianto Pietro era ufficiale postale, e dove sono nati e vissuti i fratelli minori Renato, Gianni e Beatrice Lastoria.


Guido Lastoria, scopritore del sito
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La piazzetta di Toro, la poesia che Guido ha dedicato a Piazza del Piano


Venerdì 5 luglio 2013 nell’auditorium comunale di Civitanova del Sannio, in provincia di Isernia, sono stati presentati i risultati dell’analisi delle pitture rupestri del riparo roccioso in località Morricone del Pesco, la prima testimonianza di arte rupestre finora rinvenuta in Molise. La presentazione dei risultati della ricerca, coordinata dall’Università degli Studi di Ferrara e condotta dalla Cooperativa archeologica “Le Orme dell’Uomo”, ha visto l’intervento di Guido Lastoria, lo scopritore del sito, cui è seguita la relazione dello studioso italo-iraniano Dario Sigari (cooperativa Le Orme dell’Uomo e Università degli Studi di Ferrara), autore dello studio.



Dario Sigari, autore dello studio sulle pitture e le incisioni rupestri di Civitanova del Sannio


Infine, il prof. Carlo Peretto (Università degli Studi di Ferrara, padre nobile degli studi paleontologici in Molise, già benemerito per l’eccezionale scoperta dell’Homo Aeserniensis di 35 anni fa in località La pineta di Isernia), ha relazionato sugli scavi e i ritrovamenti litici del Lago di San Lorenzo, sempre in territorio di Civitanova del Sannio.



Carlo Peretto, Univeristà di Ferrara


L’evento, promosso dal Comune di Civitanova del Sannio, in collaborazione con la Direzione Regionale del Molise (MBC) e l’Università degli Studi di Ferrara, è proseguito con la visita della parete rocciosa di Morricone del Peschio.



L'imponente ammasso roccioso di Morricone del Peschio



Di fronte ai disegni e alle incisioni sulla parete rocciosa del Riparo Morricone del Peschio


    “Pur se in cattivo stato di conservazione, sulla parete rocciosa si riconoscono almeno quattro figure dipinte di animali, che consentono un confronto cronologico e culturale con altri ritrovamenti europei. Nello specifico è possibile ricondurre ad una probabile fase del tardo Paleolitico una figura zoomorfa, tracciata a linea di contorno di dimensioni ridotte (12×8 cm) con pigmento anche interno al dorso, che ne accentua il carattere naturalistico. Inoltre si annovera la traccia di una raffigurazione schematica ad andamento obliquo (4,5×5,5 cm), con un asse centrale da cui dipartono quattro coppie di segmenti tra loro sub paralleli, il cui riferimento a contesti neolitici è possibile grazie al confronto con quanto rinvenuto nella Grotta dei Cervi di Porto Badisco in provincia di Lecce. Altre pitture, sempre su base stilistica, possono essere ricondotte all’Età del Ferro, in particolare, almeno tre figure di animali (mediamente di 20×20 cm), di cui una è palesemente un equide. Analisi spettroscopiche sui pigmenti consentono di affermare che la figura più arcaica è stata realizzata con ematite. Dunque […] il riparo Morricone del Pesco, oltre ad essere il primo con attestazioni di arte rupestre trovato in Molise, allargherebbe ulteriormente i confini delle manifestazioni artistiche dei nostri antenati nell’Italia centro-meridionale, segnalando testimonianze artistiche già in una fase del Paleolitico superiore”
    (Dalla relazione della Cooperativa archeologica “Le Orme dell’Uomo”).

Due figure zoomorfe del sito molisano



Altra figura zoomorfa



Figura floreale di Riparo Morricone del Peschio a Civitanova del Sannio


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Guido Lastoria con Giovanni Mascia a ridosso deole pitture rupestri
di Civitanova del Sannio (Foto Giulio Lastoria)


Foto Giovanni Mascia e Giulio Lastoria



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