Lo strano caso di Frattura e delle registrazioni private
Data: Monday, 29 February 2016 @ 11:05:00
Argomento: Cronaca


Giovanna Ruggiero ci ha segnalato un articolo apparso con questo titolo il 25 febbraio 2016 a firma della Redazione del sito "Isernia News", in riferimento ad un caso giudiziario che coinvolge la nostra concittadina. La vicenda riguarda Paolo di Laura Frattura, il “presidente della Regione [che] acquisì una conversazione con un giornalista, senza che questi ne fosse informato. Da lì scaturì una denuncia verso una collega giornalista, [Giovanna Ruggiero, appunto], che aveva pubblicato notizie sulla vicenda Biocom”.





Dalla lettura dell’articolo si apprende che tutto nasce dalla inchiesta penale n. 702/2014 che la procura della Repubblica di Campobasso ha aperto “a carico di due esponenti delle forze dell’ordine e di una giornalista, colpevoli secondo il denunciante – il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura – di aver rispettivamente divulgato e pubblicato la notizia che il pm Fabio Papa avesse iscritto nel registro degli indagati il governatore. Questo accadeva quando il magistrato cercava di capire, con il fascicolo Bio.com, se l’aver preso dalla Regione Molise nel 2008 la cifra di 265 mila euro per costruire una centrale a biogas mai realizzata concretizzasse l’ipotesi del reato di malversazione allo Stato e appropriazione indebita”.

La Redazione di "Isernia News", che chissà perché ha omesso di precisare che l'inchiesta Bio.com è stata archiviata nello scorso autunno, deduce che “la giornalista, Giovanna Ruggiero, sarebbe indagata per aver rivelato un segreto istruttorio”, e spiega che a fare la denunzia è stato Frattura che ha depositato "il 14 febbraio 2014 (sette giorni dopo la pubblicazione della notizia su tutti gli organi di stampa, anche nazionali) una conversazione privata – dopo averla registrata – con un altro giornalista, tra l’altro candidato a sindaco di Campobasso alle elezioni di maggio 2014”.

Dopo di che, preso atto che “la Corte di Cassazione ha stabilito che le registrazioni audio effettuate durante una riunione o durante colloqui, anche se fatte di nascosto, sono legali se a registrare è uno degli interlocutori della conversazioni”, - “assodata quindi la legalità del comportamento di Frattura” -, la Redazione di "Isernia News" conclude chiedendosi se sia “normale e moralmente accettabile che un presidente di Regione registri una conversazione con qualcuno che chiede di conferire con lui per parlargli a quattr’occhi”.





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