Lutto, è deceduto p. Cesare Neri già parroco di Toro
Data: Sunday, 24 July 2016 @ 16:50:44
Argomento: Ultimo saluto


Una brutta notizia ha funestato questa domenica di luglio dei toresi: è deceduto presso l'Hospice di Larino Padre Cesare Neri, sacerdote francescano, già guardiano del Convento e parroco di Toro dal 2009 al 2013..
Il rito di commiato sarà celebrato alle ore 16::00 di lunedì 25 luglio 2016 nella chiesa di San Giovanni Battista di Campobasso.

Padre Cesare, nato a Castellana Grotte il 27 ottobre del 1942, entrò da giovanotto nel noviziato dei frati minori e completati gli studi fu ordinato sacerdote il 5 dicembre 1970, presso il Convento di Santa Maria dell'Avetrana di Castellana Grotte.

Il suo primo incarico lo ebbe presso il convento Sant’Antonio di Campobasso, poi all’istituto di Riccia, a Pietra Vairano (CE), al convento S. Antonio a Bari, a Sant’Antonio e a San Giovanni a Campobasso, a Biccari,a Castelnuovo, a Casacalenda con il compianto padre Mario Di Genova, di nuovo a San Giovanni a Campobasso, a Sepino e infine a Toro dal 2007.

Dall’11 ottobre 2009, dopo il trasferimento di Padre Tommaso a Biccari, è stato nominato dal vescovo Bregantini a capo della parrochia della chiesa del SS Salvatore di Toro, che ha retto fino al 1 luglio 2013, quando è subentrato padre Gaetano Iacobucci.

Un affettuoso ricordo di padre Cesare è stato pubblicato dal confratello P. Umberto Panipucci, che siamo onorati di ripubblicare qui, porgendo le più sentite condoglianze alla fraternità dei Frati Minori e ai familiari del sacerdote francescano scomparso.


Toro, 5 dicembre 2010
P. Cesare in occasione del 40mo anniversario della sua ordinazione sacerdotale



* * *
Ciao padre Cesare,
le tue allegre grida non scuoteranno più le austere mura dei conventi che hai abitato, i tuoi divertenti giochi di parole non sovvertiranno ancora l'aria seriosa dei nostri discorsi. Chi adesso spezzerà i lunghi silenzi pomeridiani? Hai preso in giro anche la morte quando ha bussato alla tua porta: ci hai visti confusi e addolorati, ma hai saputo liberarci da quel cupo imbarazzo con la solarità del tuo umorismo, candido e irriverente, come quello di un vivace chierichetto, irriducibile, anche quando il dolore sferzava impietosamente il tuo esile corpo.

Quanti venivano da te per farsi curare le ferite dell'anima, certamente, si sentiranno orfani. Sei stato semplice, intriso di fragranza dal gregge che amavi, sacerdote, umile come pochi, ma salivi sull'altare e sapevi ben scaldare il cuore, con appassionate omelie. Amavi leggere e ascoltare la radio, a chi entrava in camera tua sembrava di fare un viaggio nel tempo di 40 anni.

Per noi questo è tempo di trasferimenti e a te è capitato quello più difficile e doloroso, ma anche il più bello che ci si potesse aspettare.

Goditi Dio adesso, dopo tanta fatica, riposa, ma non troppo... ricordati che dovrai pregare per noi lassù, ne abbiamo bisogno.


                    (P. Umberto Panipucci)






Questo Articolo proviene da TORO Web
http://www.toro.molise.it/

L'URL per questa storia è:
http://www.toro.molise.it//modules.php?name=News&file=article&sid=2748