18 aprile 1948: settanta anni fa il boom della DC a Toro con l'83% dei voti
Data: Wednesday, 18 April 2018 @ 12:51:16
Argomento: Comune e/o vita politica


Clamoroso il risultato di settant'anni fa, alle storiche elezioni politiche. Due blocchi contrapposti. Da un lato i popolari moderati della Democrazia Cristiana (scelta di campo Nato, Stati Uniti), dall'altro il Fronte Popolare delle Sinistra (Partito Comunista e Partito Socialista, che guardavano di buon occhio all'URSS). A Toro la partita percentuale finì 83 a 1 per la DC. E in voti 1152 a 14.

Le elezioni politiche italiane del 1948 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 18 aprile 1948.

A livello nazionale, la Democrazia Cristiana si aggiudicò la maggioranza relativa dei voti e quella assoluta dei seggi, caso unico nella storia della Repubblica. Questo straordinario successo rese il partito guidato da Alcide De Gasperi il punto di riferimento per l'elettorato anticomunista e il principale partito italiano per quasi cinquant'anni fino al suo scioglimento nel 1994.

Netta fu la sconfitta del Fronte Democratico Popolare, lista che sotto il simbolo della stella e di Garibaldi, comprendeva sia il Partito Comunista Italiano che il Partito Socialista Italiano. Con circa il 30% dei voti il fronte della sinistra fu fortemente ridimensionato rispetto alle precedenti elezioni del 1946. Sull'altro fronte la destra, ancora divisa tra liberali, monarchici e i neonati missini, ottenne risultati mediocri perdendo consensi rispetto alle precedenti elezioni.

Questo il quadro nazionale, limitandoci ai risultati della Camera



(Fonte Ministero degli Interni)



All'affermazione della DC contribuì il risultato elettorale del Molise (circoscrizione di Campobasso), che fece registrare a favore della DC oltre il 56%dei consensi, relegando il Fronte Popolare al terzo posto con un misero 13%, superato anche dallo schieramento conservatore del Blocco Nazionale (Liberali + Uomo Qualunque).

Furono eletti in Molise tre deputati DC (Giacomo Sedati, Michele Camposarcuno e Remo Sammartino) e un deputato liberale, Francesco Colitto. Al Senato andarono i due candidati DC, Giovanni Ciampitti e Giuseppe Magliano:



(Fonte Ministero degli Interni)



A Toro, addirittura, ci fu un vero e proprio plebiscito per la DC, alla quale andò circa l'83% dei consensi (1152 voti su 1440 votanti).



(Fonte Ministero degli Interni)



Che cosa determinò il risultato di Toro? Certamente il peso della Chiesa che si schierò decisamente e pesantemente al fianco della DC ("Croce ncopp'a Croce" era il motto con il quale preti e monaci istruivano le vecchiette a votare lo Scudo Crociato, simbolo della Democrazia Cristiana). Ma perché una percentuale così alta a fronte dell'inconsistenza del Fronte Popolare che raccolse appena 14 voti (l'1%)? Per esempio nella vicina San Giovanni in Galdo che pure diede il 70% dei consensi alla DC ci furono 166 preferenze per il Fronte Popolare.mentre a Jelsi, la DC dovette accontentarsi di appena (si fa per dire) il 51 e mezzo%.

Perché la percentuale bulgara di Toro dove appena due anni prima alla costituente la DC aveva raccolto un meno appariscente 52% con 552 voti? Perché due anni dopo quei voti si erano più che raddoppiati passando a 1152?

La risposta ci sembra piuttosto facile. Da un lato la paura dei cosacchi che, come si diceva, avrebbero portato i loro cavalli ad abbeverarsi alla fontane di Piazza San Pietro, la paure dei comunisti che, come anche si diceva, si mangiavano i bambini, portò i moderati a stringersi attorno allo Scudo Crociato, abbandonando i partiti minori. Dall'altro la presenza in lista di un candidato che a Toro in particolare avrebbe fatto presa: Giacomo Sedati, ventiseienne sindaco di Riccia,con alle spalle uno zio assai influente a livello nazionale, l'abruzzese Giuseppe Spataro, già fondatore del Partito Popolare prima e della DC poi. Inoltre Sedati era il nipote di donna Angiolina Sedati, moglie del potentissimo Domenico Trotta, I Trotta all'epoca avevano un potere e un peso eccezionali su una popolazione come quella torese dedita per la quasi totalità all'agricoltura. Non per nulla un fratello di Domenico, don Guido Trotta, medico, era sindaco del paese.


Scortato dal fratello e dalla sorella, Giacomo Sedati in trionfo a Riccia dopo il voto 1948



Inutile dire che Giacomo Sedati fu allora il primo eletto in Molise, inaugurando una carriera parlamentare (fu più volte sottosegretario e anche Ministro), che si protrarrà fino alla morte avvenuta piuttosto prematuramente, a sessantadue anni, nel 1984.

Toro avrebbe contribuito anche in seguito alle sue rielezioni, ma mai con quella percentuale così alta, registrata settant'anni fa, la domenica del 18 aprile 1948, Quando, peraltro, il record assoluto fu ottenuto a Riccia, nella patria di origine di Giacomo Sedati, dove la DC ottenne uno strepitoso 90,4% (4248 voti su 4695 votanti). Un successo di campanile che crediamo ineguagliato.







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