Soluzione e vincitore del piccolo concorso Novembre 2007
Data: Saturday, 01 December 2007 @ 13:47:21
Argomento: Foto e concorsi


Data l'estrema facilità delle domande, relative a un monumento torese davanti al quale ognuno di noi transita anche più volte al giorno, ci si aspettava che al piccolo concorso di Novembre 2007 partecipasse una marea di amici. Invece, con nostra grande sorpresa, hanno risposto in pochi. Pazienza, sarà per una prossima volta.

Com'è noto bisognava rispondere a tre domande riferite alla immagine proposta. Che cos'è? Dove si trova? Che data vi è incisa? Al concorso hanno partecipato appena una decina di lettori. A fornire la soluzione esatta sono stati (in ordine di invio delle mail): Vincenzo Colledanchise, Giuseppe, Mariotto e LucaNo. Inoltre - e ci fa estremamente piacere sottolinearlo, con la speranza che anche altri alunni delle scuole elementare e medie seguano il loro esempio - hanno risposto esattamente anche i giovanissimi Pio Mascia e Angelo Di Micco.
Come da tutti loro annotato, si tratta del bassorilievo scolpito su una della quattro facce del cubo di pietra, posto a base della croce viaria eretta nei pressi del convento (si veda la foto sottostante).



Come si vede dalla sottostante foto in dettaglio, su una seconda faccia del cubo è incisa la data 1633, mentre su una terza il monogramma SM (Santa Maria?). Sulla quarta faccia, invece, non c'è riportato nessun simbolo e nessuna scritta.





Tra quanti hanno fatto pervenire entro il 30 novembre le risposte esatte, è stato sorteggiato il libro di Giovanni Mascia Le tenebre nel Molise. Liturgia, lessico e folclore di un antico rituale di Pasqua. La sorte ha favorito Lucano, che invitiamo a farci pervenire il recapito presso cui spedire il libro, oppure a ritirarlo di persona.

Con l'occasione, speriamo di far cosa gradita, pubblicando le note che sulla croce viaria, su questo piccolo monumentino torese, soffocato da pali della luce e segnali stradali, ci ha fatto pervenire Vincenzo Colledanchise.

    La croce viaria - scrive Vincenzo - si trovava fino ai primi anni Sessanta sul sagrato della chiesa del Convento con imponente piedistallo in pietra. Allorché fu costruito il muraglione si ritenne opportuno spostarla piu a valle e senza il piedistallo che è andato perduto.

    La croce viaria dominava sul piccolo promontorio che scendeva ripido fino al sottostante pozzo posto al centro dell’incrocio tra la via per il camposanto e quella del Colle di Dio.

    Chiaramente il piedistallo conferiva maggiore solennità alla croce viaria, che era utilizzata soprattutto durante la Domenica delle Palme, quando vi si depositavano fasci di palme d'olivo per essere solennemente benedette all’aperto dall’officiante. Intorno ad essa non mancavano mai dei lumini che noi chierichetti scansavamo per poterci sedere ai piedi della stessa , a volte la utilizzavamo anche per i nostri giochi.

    Ora - continua Vincenzo - il sagrato è dominato dal vecchio olmo che, caparbio, resiste ancora nonostante la grossa ferita dovuta al fulmine del 25 agosto 1964. Credo sarebbe giusto ridare alla croce viaria la sua antica originaria struttura per valorizzarla e soprattutto per preservarla dal pericolo di incidenti stradali cui è soggetta, essendo posta in pieno incrocio e troppo alla portata dei ragazzi, che spesso si sono avventati su di essa con intenti poco pacifici.

    La croce viaria - conclude Vincenzo - va rimessa su idoneo piedistallo e ricollocata dov’era. Certo, non al centro del sagrato come prima, ma a ridosso del muraglione è possibile. Manca ancora una cosa per restituire a quel sagrato l'originaria bellezza: la vista panoramica fino all’orizzonte pugliese, ma questa credo sia perdita irreversibile e perenne.






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