Origine di un soprannome torese: Mazzola (Araldica torese/ 13)
Data: Saturday, 23 May 2020 @ 15:30:00
Argomento: Tradizioni e feste


Il compianto Giuseppe Iacobucci (1928-2013), era conosciuto a Toro con il soprannome di Peppe “Mazzola”. Tale soprannome, tramite il figlio Luigi, è passato pari pari ai nipoti, Giuseppe e Domenico, anche loro gratificati del soprannome Mazzola, come il nonno.
Ma quale l'origine del soprannome? La risposta non è così ovvia come si potrebbe credere.


FIne Anni Quaranta, Inizio Anni Cinquanta.
In casacca bianca la squadra di calcio di Toro, si riconoscono, oltre a Giuseppe Iacobucci, Peppe Mazzola (6),
In alto 1. Diomede Ciaccia, 2. Mario Cutrone (Mariettille du Sturte) 3. Pinuccio Salvatore (Crescinze, il padre di Antonio Salvatore), 4. Carmine Fracasso, portiere (Carmenucce Mammarése)
Accosciati 5. Peppe Lamenta, di Carlo. 6 Peppe Mazzola, 7. Peppe Mitra, il futuro ingegnere.



Abbiano rivolto la domanda sull'origine del soprannome agli amici di ToroWeb. E le risposte sono state quelle che ci si attendeva. Non solo per gli amici, anche per i familiari, il soprannome deriverebbe dalla nota passione di Peppe per l’Inter, specie la grande Inter di Helenio Herrera, che negli anni Sessanta ha mietuto successi in campo nazionale, europeo e intercontinentale, con i suoi campioni, tra i quali l’indimenticabile Sandro Mazzola. Insomma, stando alle risposte, il soprannome sarebbe derivato a Peppe dalla sua passione adulta di tifoso.

Ora, il tifo per l'Inter e l’ammirazione per il suo campione Sandro Mazzola sono solo due indizi. Mentre il proverbio dice che per fare una prova di indizi ce ne vogliono almeno tre. È risaputo, inoltre, che l’assassino in un giallo non è mai l’indiziato numero uno. Altrimenti che divertimento c’è a scoprirlo.

Così anche nel nostro quiz. Sapendo che tutti o almeno la gran parte dei nostri amici avrebbero risposto Inter e Sandro Mazzola per spiegare il soprannome, che gusto ci sarebbe stato a proporre un quiz così facile e scontato?

In verità, le cose stanno diversamente. Il soprannome non è legato all'Inter degli anni Sessanta e meno che meno a Sandro Mazzola. Peppe già da giovanotto, subito dopo la guerra, era chiamato Mazzola dai compaesani, perché elemento di spicco nella squadra di Toro di fine anni quaranta. Per la sua bravura di attaccante, per l’eleganza del palleggio, e per il ricciolo biondo, era inevitabile paragonarlo al calciatore più famoso della squadra italiana più famosa di quegli anni, a Valentino Mazzola, simbolo del grande Torino.


Valentino Mazzola a sx
Peppe Mazzola a dx


E infatti Peppe fu paragonato dai toresi a Mazzola, al leader della squadra granata, in quegli anni imbattibile. E divenne Peppe Mazzola in onore di Valentino Mazzola, che con il suo Torino nel primo dopoguerra vinse cinque scudetti di seguito, prima di perire tragicamente insieme a tutta la squadra nell’incidente aereo di Superga il 4 maggio 1949.

E quando di lì a qualche anno il giovane torese emigrò in Venezuela, si portò dietro il nomignolo di Mazzola, guadagnato tirando calci a un pallone come un piccolo Valentino Mazzola di casa nostra, nel mitico campo sportivo di Toro a ridosso del Mulino a Fuoco (attuale campo di tennis).

Si deve solo al caso, poi, se a distanza di una quindicina di anni il figlio di Valentino, Sandro, diventerà una bandiera della squadra del cuore di Peppe Mazzola, appunto l’Inter, contribuendo a mantenere in vita e a rendere ancora più popolare tra le nuove leve paesane il suo soprannome. Certo, ma anche a confondere la storia. Evidentemente anche al caso piace divertirsi, non solo a noi.





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