TORO Web - Celebrato il Centenario della Ringhiera del Barbacane (1923-2023)

Nella ricorrenza del Centenario, domenica pomeriggio, 27 agosto 2023, è stato ricordato il fabbro che ha realizzato uno dei monumenti più interessanti e pittoreschi di Toro: la ringhiera in ferro battuto che giusto un secolo fa, correva il biennio 1923-1924, a spese del Comune, mise in sicurezza il transito sul Barbacane. Si chiamava Giuseppe Iacobacci di Pasquale. Alla sua memoria è stata benedetta e scoperta una targa ricordo e stampata una pubblicazione distribuita nell'occasione.

All'epoca della realizzazione della Ringhiera del Barbacane, Giuseppe Iacobacci contava appena 23 anni di età e solo due anni dopo troverà la morte in un tragico incidente sul lavoro. Con l’omaggio a Iacobacci, l’omaggio anche alla innumerevole schiera di mastri che hanno onorato la bella tradizione artigiana di Toro.

Alla presenza di una bella rappresentanza cittadina, padre Lino Iacobucci ha benedetto la targa alla memoria dello sfortunato artigiano, fatta incidere dai nipoti di Giuseppe Iacobacci: Pasqualina. Nicola e Maria Iacobacci, figli del fratello Michele,

Il sindaco di Toro, Roberto Quercio, a nome proprio e dell'Amministrazione Comunale, che ha patrocinato l'evento, nel lodare l'opera dell'ottino artigiano, ci ha tenuto a ricordare i predecessori sindaci, Ciccio Ferrara e Luigi Iacobucci, che cento anni fa affrontarono e risolsero brillantemente il problema dell Barbacane, allora pericolante, finanziandone il restauro murario e la realizzazione di una ringhiera imponente ed elegante, che provvedeva nel migliore dei modi alla messa in sicurezza del transito lungo via del Barbacane e al decoro dell'abitato.

Giovanni Mascia, infine, ha rievocato le vicende storiche, amministrative e personali, purtroppo dai risvolti anche tragici, che portarono alla realizzazione della Ringhiera del Barbacane, lumeggiando in particolare la figura di Giuseppe Iacobacci e della moglie e del figlio, gli infelici protagonisti della pubblicazione, edita a spese del Comune, e distribuita ai presenti nell'occasione.

Foto Nunzio Fanelli e Angela Mascia