Proposte e suggerimenti per la futura Amministrazione Comunale
Data: Saturday, 28 April 2007 @ 10:55:51
Argomento: Riceviamo e pubblichiamo


Riceviamo e pubblichiamo queste proposte, pervenute da un nostro concittadino. Le lasciamo all'attenzione dei lettori e, soprattutto, dei candidati e futuri amministratori di Toro. Con l'occasione ribadiamo che il sito è a disposizione di tutti, privati cittadini, associazioni, partiti... Ognuno può indirizzare scritti da pubblicare. Li pubblicheremo volentieri nel rispetto della pluralità e del sano scambio di opinioni...


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Desidererei propore alcuni punti programmatici ai futuri candidati dell'Ammnistrazione Comunale di Toro affinchè valutino attentamente ciò che può, eventualmente, ridare lustro e vitalità al nostro paese, precisando che la presente non vuole essere indebita ingerenza nei loro programmi, ma solo una serie di suggerimenti.

La nostra Comunità torese ha bisogno di essere guidata da una sana, onesta, ed efficiente ammnistrazione comunale. Si pone l'urgenza di ridare vitalità alla macchina comunale e, sopratutto, recuperare la fiducia della gente verso questo istituto vitale e fondamentale per la crescita e lo sviluppo della comunità.

Il paese langue e vive nel desolante abbandono, perciò necessita di recuperare ciò che ha perso nel passato. Se ci fossero stati questi presupposti ora avremmo, come i paesi limitrofi, chiesa riaperta, scuole, municipio e case lesionate finalmente ristrutturate e riattivate.

In futuro si ponga attenzione  nelle ristutturazioni edilizie, curando  l'aspetto architettonico dell'abitato circa la tipologia costruttiva comune, evitando la commistione tra moderno e antico. Per le case del centro storico  abbandonate  e/o degradate si sfruttino i fondi europei per i cosidetti "alberghi diffusi" per una possibile accoglienza agli emigrati o forestieri-turisti.
 
Si restaurino le strade urbane con selciati di pietra bianca locale più bella e duratura di quella di Apricena. Si evitino le brutture di colate di cemento o asfalto. 

Si curi anche la viabilità rurale a servizio dei tanti cittadini residenti nelle contrade. Si rivaluti e si attrezzi un' area pic-nic sul sito tratturale intorno al vecchio ponte sul fiume Tappino, ponendo fine alle usurpazioni che ci sono state.

Il paese è quantomai diviso e lacerato, perciò bisogna creare o ri-creare possibili luoghi di aggregazione, che non siano solo i bar o la piazza, ma soprattutto quelle sedi preposte alla promozione umana e civile: dalla palestra al teatro (per quest’ultimo sfruttando il vecchio oratorio o la struttura Caritas).

Altri possibili luoghi di aggregazione potranno essere  la sede Caritas con il loggiato di Via Pozzillo, ma anche l’altro belvedere da creare ex novo a ridosso del muraglione di viale San Francesco, si verrebbe a recuperare la bella visione del Fondovalle, che una volta era possibile fruire dal piazzale del convento.

Altro piazzale del belvedere lo si potrebbe ricavare dalla pineta del Colle di Dio. Luogo amenissimo che spazia su vari fronti regionali.

Un percorso pedonale potrebbe far da anello a tutto l'abitato con idonee panchine per  la sosta.

E’ urgente creare luoghi di aggregazione anche per i bambini e fanciulli mediante idonei e invitanti parchi giochi. 

Toro ha avuto tanti illustri suoi cittadini, tra i quali un frate cappuccino , fra Antonino da Toro, morto in concetto di santità a Vasto. Gli si potrebbe dedicare una cappella rurale, ciò che a Toro manca, sull'area demaniale in contrada Maitina, lungo il cui percorso si potrebbero installare i vecchi  grossi pannelli scultorei della Via Crucis dismessi alcuni anni fa.

Da riscontri recenti, Toro ha scoperto una sua particolare vocazione turistica. Il nostro paese, prossimo al capoluogo, offre al visitatore un ricco patrimonio culturale con la possibile fruizione del caratteristico centro storico, Chiesa parrocchiale, Museo della Civiltà Contadina, Convento francescano col suo bel chiostro (da restaurare urgentemente), e Casa Trotta con la sua tipica struttura di casa patrizia con la ricca biblioteca. Si rende assolutamente necessario l’acquisto di quest’ultima da parte dell’Ammnistrazione Comunale per il suo alto valore culturale (i finanziamenti statali all'uopo non mancherebbero).

Tale possibile tour turistico potrebbe essere arricchito dall’offerta gastronomica delle tipiche pietanze contadine e cioè quelle tipicamente riproposte durante il convito di san Giuseppe. Basterebbero solo quest’ultime per accontentare dignitosamente anche i buongustai più esigenti.
Si è tentato il gemellaggio con altre comunità. Si ritenti e rinvigorisca quello con Monselice, ma anche con i numerosi centri esteri dove è preponderante la comunità degli emigrati toresi come a Caseros, a Villa Adelina in Argentina o Caracas, in Venezuela.
 
Si diano direttive precise per un recupero architettonico e ambientale affinchè il nostro paese torni ad essere il bel paese di una volta e perciò non si autorizzino più nuove costruzioni con architetture moderne e futuriste che cozzano violentemente con il tessuto urbanistico .

Urge riattivare al più presto il Municipio, riportando il centro amministrativo al centro del paese e si ripristini l’ uso immediato della Chiesa, che è il cuore pulsante della nostra Comunità.

Grazie dell'attenzione
HERMES






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