Amiamo il tratturo: è stata una bellissima giornata di festa
Data: Monday, 12 May 2008 @ 07:24:42 Argomento: Tradizioni e feste
Toro e i toresi si riappropriano di un altro pezzo della loro memoria storica e del loro territorio. Ottima la riuscita della giornata ecologica promossa dal Comune di Toro. Il lavoro paga e i risultati si vedono. Lo sforzo del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale e dei volontari ha rimesso a nuovo la Piana del Ponte, il letto del fiume, il sentiero tratturale. Una lunga teoria di grandi e piccoli escursionisti ha potuto ri/scoprire le bellezze del nostro territorio, inondato dal sole di maggio.
Dopo i saluti iniziali del sindaco Simonelli, dell'assessore provinciale Cristofaro, del dirigente scolastico Spagnoletti, della responsabile molisana di Lega ambiente Libertucci, il lungo serpentone si è mosso, lasciando la Piana del Ponte, con in testa un drappello di una ventina di Cavalieri del Tratturo, e riguadagnando il sentiero tratturale a monte della fondovalle, in direzione Sotto la Vecchia, dopo l'attraversamento della sede stradale. Prezioso in questa fase delicata, ma non solo in questa, il contributo dei ragazzi della Protezione Civile guidati da Carmelo Bruno.
Dotte e molto interessanti le illustrazioni del professor Nicola Prozzo sulle piante tipiche del luogo.
Un "prato" di orchidee selvatiche
Angioletta mostra un asparago di dimensioni eccezionali
Ranuncolo, trigni, cicuta, barba di becco, gladioli selvaggi, borraggine, orchidee selvatiche con il caratteristico fiore, popolarmente detto "l'impiccato", cappello del prete, caprifoglio dai caratteri fiori da succhiare, timo serpillo, pioppo bianco, lupinella e grampalupina, cocomero asinino, finocchio selvatico, cardi, asparagi, ginestra e ginestrella, rose canine, rose di San Giovanni, e ancora tante e tant'altre piante e piantine. Un patrimonio naturale che secondo il prof. Prozzo testimonia di una situazione ambientale sostanzialmente integra. Addirittura - è questa è stata una sorpresa almeno per noi - lungo le fratte che costeggiano il sentiero il bravo naturalista ha scovato il luppolo.
Pietra miliare e termine, con l'iscrizione R.T., ossia Regio Tratturo
Interessanti e molto simpatiche anche le rievocazioni storiche e aneddotiche che Vincenzo Colledanchise ha dispensato ai partecipanti: il tratturo, spianata erbosa larga 60 passi (111 metri) collegava per circa 127 chilometri Castel di Sangro e Lucera, permettendo lungo l'arco dei secoli a milioni di pecore, guidate dai pastori "abruzzesi", di transumare dai monti abruzzesi ai prati pugliesi due volte all'anno: a maggio, a risalire, a settembre, a scendere a valle.
Sotto il Toppo della Vecchia
Dopo circa tre chilomentri, gli escursionisti, attraversata una passerella sul fiume allestita per l'occasione, hanno raggiunto il laghetto "Fracasso", sotto il Toppo della Vecchia, meta della camminata. Respirata l'aria magica di questo leggendario teatro di mai sopiti racconti briganteschi, il folto corteo, che strada facendo aveva continuato a raccogliere rifiuti e a pulire il percorso, si è riportato con un servizio di navetta degli scuolabus nella Piana del Ponte.
Degna conclusione della passeggiata: il pranzo a base di cavatelli e salsiccia alla brace.
Ciliegina finale. A beneficio dei presenti, la signora Nella Giannaccaro ha dato dimostrazione di quella operazione che i pastori transumanti ripetevano quotidianamente: la "quagliata". Gli ospiti hanno potuto così assaggiare il formaggio appena fatto, il saporitissimo "masciotto".
Foto: Annamaria Quercio, Enzo Mascia e Sandro Nazzario
|
|