La Giornata mondiale del malato l'11 febbraio alla Fisiomedica Loretana
Data: Sunday, 08 February 2009 @ 18:03:55
Argomento: Lavoro Medicina e assistenza


Organizzazione e motivazione devono essere le due parole chiave per far funzionare la sanità. E' questo il messaggio lanciato dal vescovo di Campobasso, Giancarlo Bregantini, alla presenza dei rappresentanti del settore sanitario, il dg dell'Asrem Sergio Florio e il direttore della Cattolica, Savino Cannone, in occasione della Giornata del malato che sarà celebrata l'11 febbraio a Toro, presso la Fisiomedica Loretana.

La Fisiomedica Loretana di Toro


La Giornata del malato è stata istituita da papa Giovanni Paolo II ed è legata al tema di Lourdes. E proprio Bernadette, la pastorella che ebbe la possibilità di ascoltare la voce della Vergine, si vide negare dal suo parroco la prima comunione, perché considerata troppo gracile. Malattia è sinonimo di speranza.

"E proprio sentire parlare di responsabilità per la sanità rappresenta una situazione positiva e l'ansia di questi giorni è legata alla ripartizione delle somme della sanità" ha detto monsignor Bregantini. Il vescovo ha rivolto al dg dell'Asrem e al direttore della Cattolica alcune domande su come è competitiva la sanità e le trepidazioni di chi deve amministrare.

Il dg dell'Asrem Florio - in parte preoccupato - ha ribadito che il sistema sanità ha molte incognite e le variabili sono i cittadini che chiedono risposte ma il Molise rispetto ad altre regioni è garantito dagli impegni precedenti del Governo. "La riforma della sanità si fa negli interessi dei cittadini. In regione ci sono 4.000 operatori e 300mila abitanti. La riforma non deve essere fatta per gli operatori ma per i cittadini. Ma una cosa è certa il settore non può funzionare come prima e occorre prenderne coscienza". La sanità regionale può contare su apparecchiature di ultima generazione (Pet, risonanze, tac) ma purtroppo manca il personale in grado di farle funzionare. Una risposta tecnologica elevata - continua Florio - ma il sistema organizzativo deve dare delle risposte migliori. I 4.000 dipendenti dell'azienda non soffrono per continuità, i rapporti di lavoro sono tutti contratti a tempo determinato. Non ci sarà una buona sanità se la gestione è cattiva. Certo i fornitori potranno soffrire per qualche periodo di attesa ma poi vengono pagati.

Il direttore dell'Università più grande d'Europa, la Cattolica, con sede anche a Campobasso, ha sottolineato che all'interno dell'ente che si occupa particolarmente di casi di oncologia, cardiovascolare la Giornata del malato è molto sentita. "Per cui stiamo molti attenti alle cure del corpo e dello spirito, per un'integrazione maggiore ci terremo ad avere di più. Il sistema degli ospedali, nato per dimostrare la potenza dei vari politici del luogo, è andato bene per anni, ma ora non più". Non è facile - ha ribadito Cannone - far comprendere questo momento difficile ai politici. Per questo il dg Florio ha progettato gli ospedali di prossimità. Non ha senso tenere in vita un reparto di ostetricia dove nascono 5 bambini in un anno. "Occorre risparmiare per poter dare qualità" ha detto Cannone. La sanità può tornare ad essere quella intesa da Madre Teresa. "In Molise è stata gettata di più di una goccia. Ora dobbiamo integrare al meglio". La gente che manifesta in piazza deve capire che i posti di lavoro non sono a rischio.
mpt

Da "Nuovo Molise Oggi" del 6 febbraio 2009

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