Quando a Toro era più facile dissetarsi con il vino che con l'acqua
Data: Thursday, 26 November 2009 @ 15:18:45
Argomento: Tradizioni e feste


Questo è il titolo della conversazione "racconto" che Giovanni Mascia ha proposto ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Toro, Campodipietra e Monacilioni nella mattinata del 25 novembre presso il Centro Caritas.


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La manifestazione ideata per i ragazzi delle scuole (ma non solo), è rientrata in un ciclo di conferenze Ottobre/Dicembre 2009 per la "Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO", promosse dal Soprintendente ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Molise dott. Daniele Ferrara. .


Ha aperto l'incontro di Toro il vicesindaco Nicola Iacobacci, che ha dato il benevenuto ai presenti portando il saluto del sindaco e dell'amministrazione comunale. Iacobacci si è augurato una fattiva collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali, al fine di tutelare le numerosissime opere d'arte conservate in paese.



La dottoressa Emilia Mastronardi, dirigente del'Istituto Comprensivo di Campodipietra "Madre Teresa di Calcutta", ha plaudito all'iniziativa, alla quale l'Istituto da lei diretto ha aderito di buon grado. Prova ne siano le partecipazioni di una classe terza della scuole primarie di Campodipietra e una classe mista di Monaciioni nonché di diverse classi della scuola elemenare e della prima media di Toro. Nell'ambito dell'Istituto Comprensivo, la sola San Giovanni in Galdo è risultata assente, ma unicamente perché - ha spiegato la dirigente - troppo piccoli i bambini dell'unica scuola aperta in paese, la scuola d'infanzia



Daniele Ferrara, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise, ha brevemente enunciato le finalità dell'incontro di Toro, ricordando ai numerosissimi giovani ospiti, ai loro insegnanti e ai presenti tutti che anche le tradizioni rientrano tra i beni culturali tutelati dal Ministero. Le tradizioni, così come la storia locale, vanno conosciute, apprezzate e conservate come strumento di promozione socioculturale.



La relazione di Giovanni Mascia, supportata da moltissime fotografie d'epoca, ha catturato l'attenzione dei ragazzi. Non si è sentito volare una mosca nella platea delle giovanissime leve toresi, campopetresi e monacilonari, nonostante l'ora abbondante del racconto sulla grave carenza idrica che ha pesato per secoli sulla nostra popolazione, costringendo i toresi, fino ai primi Anni Sessanta del secolo scorso a fare i salti mortali per dissetarsi, lavarsi, cucinare ecc.

















A dispetto dell'ora ormai tardi, alcuni ragazzi si sono voluti trattenere anche dopo la conclusione dell'incontro per partecipare al tavolo dei relatori le proprie emozioni e chiarire i piccoli e grandi dubbi rimasti.













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