EDITORIA

L'Albero dei Briganti di Nicola Iacobacci

L’albero dei briganti (Edizioni Graffiti, 2002), il nuovo romanzo del nostro conterraneo Nicola Iacobacci, accoglie molte suggestioni biografiche, toresi e molisane in genere. È la storia di un pittore, Amelio, vinto dall’inettitudine e dall’inedia. In lui non c’è più nessuna traccia dell’energia maligna ma vitale del padre e del nonno, le cui vicende sono narrate in parallelo. Il padre padrone aveva riproposto in abiti borghesi le gesta di sopraffazione del nonno brigante, un brigante dagli occhi azzurri che si era avvalso dell’ausilio di una insospettabile vecchia “malvissuta” per compiere ribalderie e grassazioni ai danni delle carovane dei viaggiatori in transito lungo il tratturo del Tappino (sono chiari i riferimenti a figure dell’immaginario collettivo torese e a “Sotto la vecchia”, la contrada di triste fama).

Con L’albero dei briganti di Nicola Iacobacci, le Edizioni Graffiti inaugurano una nuova collana di letteratura diretta da Giovanni Mascia.

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