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Centenario Grande Guerra 1915-2015. Caduti toresi: Nicola Rossodivita |
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![]()  Quarta puntata Nel centenario dell'entrata in guerra, ci sembra giusto portare all'attenzione e al ricordo dei discendenti e dei compaesani, la figura di Nicola Rossodivita, Brigadiere di Guardia di Finanza, caduto nelle Alpi del Trentino. Foto e documentazione dello sfortunato militare sono conservate presso il Museo Centrale del Risorgimento a Roma (Altare della Patria), insieme a quelle di un altro caduto torese, Vincenzo Evangelista, di cui abbiamo parlato nella puntata precedente.
Le fattezze e la firma di Nicola Rossodivita sono conservate in una fotografia autenticata, in data 23 marzo 1914, presso il Distaccamento della R. Guardia di Finanza a Tripoli (Libia). All'epoca Nicola Rossodivita risultava essere una semplice “Guardia”, come è attestato nel retro della foto dal Maresciallo Scarinci, comandante della Tenenza.
Nicola Rossodivita, fotografia autenticata, datata Tripoli 23 marzo 1914
Attestato del Maresciallo Scarinci sul retro della foto della Guardia di Finanza,
Nicola Rossodivita
Dalla documentazione conservata presso il Museo, e precisamente dall’estratto dell’Atto di morte, spedito dal Ministero della Guerra al Sindaco di Toro Mario Magno che lo riceve e trascrive in data 28 novembre 1916, apprendiamo che a causare la morte del concittadino non è stato il piombo nemico ma una valanga:
“L’anno Millenovecentoseidici ed alli sei del mese di Marzo nella località Fondo Valle Cercavesia mancava ai vivi alle ore pomeridiane in età di anni ventiquattro il Sotto Brigadiere della R. Guardia di Finanza, 22^ Compagnia, Rossovita Nicola (31849.46), nativo di Toro provincia di Campobasso, figlio di Angelo e di Francalancia Concetta, ammogliato con =, vedovo di =, morto in seguito di asfissia sotto le valanghe, sepolto a: rimasto sotto le valanghe come risulta dal verbale redatto dal Comandante la propria compagnia e confermato dai testimoni Maresciallo Quarantiello Vincenzo e Brigadiere Tranfagli Edoardo...”.
L’estratto dell’Atto di Nascita, anch’esso tra la documentazione del Museo, ci informa che lo sfortunato Brigadiere Rossodivita era nato a Toro il 2 settembre 1891, nella casa posta in Via di Sotto 21 bis, ricevendo i nomi di Nicola Marcellino: circostanza questa che assegna lui e la sua famiglia al ramo dei “Marcellino” dei Rossodivita toresi, caratterizzato da abili muratori e falegnami (molti dei nostri lettori ricorderanno la sorella minore del caduto, Fiorentina, classe 1898, maritata a Vincenzo D’Amico, soprannome Lempióne).
Altre scarne informazioni sul Brigadiere torese, scapolo, caduto sulle “Alpi del Trentino” non ancora venticinquenne, sono date dal ritaglio di un giornale imprecisato, conservato tra la documentazione del Museo. Vi è stampato l’articolo “Travolto da una valanga! Nicolino Rossodivita di Toro”, apparso in data presumibilmente prossima a quella della disgrazia, che, lo ribadiamo, avvenne il 6 marzo 1916. Tra l’altro nell’articolo a firma di Giuseppe Rossodivita, che riproduciamo nella foto sottostante, si legge che dopo aver frequentato “per poco” il Ginnasio (di Campobasso?), il giovane torese era passato a frequentare la scuola (di Guardia di Finanza?) di Caserta, lasciando in entrambi i casi negli insegnanti e negli amici di scuola, ricordi “vivi ed affettuosi”. Lo scritto è suggellato con un pensiero di affetto per la mamma inconsolabile, che invano attenderà il figlio nella casa desolata.
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Clicca e leggi le tre puntate precedenti
- Cento anni fa 24 maggio 1915, la guerra. E gli intellettuali molisani applaudivano
- Centenario Grande Guerra 1915-2015. Il monumento agli eroi toresi morti in guerra
- Centenario Grande Guerra 1915-2015. Caduti toresi: Vincenzo Evangelista
Leggi inoltre:
- RAI STORIA ricorda Giuseppe Serpone, soldato torese, caduto nella Guerra 1915-1918
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| Postato il Martedì, 07 luglio 2015 @ 00:00:00 di giovanni_mascia |
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