
A proposito di febbraio manchepùtele
Data: Friday, 12 February 2010 @ 15:32:18 Argomento: Tradizioni e feste
Riceviamo da "Musa pensosa" un mail molto interessante, a proposito del termine manchepłtele, tipitco del nostro dialetto. Il termine in questione ricorre nel proverbio publlicato nella settimana che va dal 7 al 13 febbraio 2010: "Febbraie manchepłtele / méne 'a nčve a rutele".
Abbiamo tradotto il proverbio con:
Febbraio malandrino
butta la neve a rotoli.
La nota a margine spiegava che Machepłtele č intraducibile in italiano. Dovrebbe definire una persona piccola e sgraziata, quale uno immagina sia il Febbraio febbraietto / corto e maledetto del proverbio italiano.
Il rotolo č unantica unitą di misura napoletana pari a 891 grammi.
Questa la mail di "Musa pensosa":
Vorrei segnalare alla Redazione unincongruenza riscontrata nella traduzione di questultimo proverbio dedicato a febbraio.
Qui il termine dialettale torese manchepłtele viene reso in italiano con laggettivo malandrino.
Ebbene, personalmente io conosco questo termine nellaccezione pił negativa di manchepłtele de cerville.
Lo si potrebbe tradurre in italiano con un aggettivo generico: "manchevole".
In dialetto torese si ritiene manchepłtele una persona che non ha una conformazione sana e robusta, di statura piccola e dallaspetto emaciato e goffo, quindi con difficoltą o veri e propri deficit sul piano fisico. Ma manchepłtele č soprattutto lo sprovveduto, chi č tardo nel comprendere, quindi chi č limitato dal punto di vista psichico. E tornando allaggettivo manchevole da me usato per la traduzione, manchepłtele sarebbe proprio la persona a cui manca qualcosa e descriverebbe, in questo caso, un febbraio manchevole di cervello, oltre che di giorni, quindi di pochi giorni e poco cervello!
Malandrino dunque, a mio avviso, non puņ essere la traduzione puntuale del termine in questione in quanto dą lidea di una persona fin troppo scaltra, per niente ingenua e spesso disonesta. Inoltre, lo stesso aggettivo, se usato col significato di inclemente o instabile, puņ benissimo descrivere la condizione meteorologica di febbraio, ma non traduce manchepłtele.
Mi chiedo, a questo punto, se tale discordanza sia frutto di semplice errore, o se il termine dialettale torese abbia altri significati.
Sarebbero per me preziose delucidazioni quelle che la Redazione volesse gentilmente fornirmi, essendo io da sempre unappassionata estimatrice del nostro dialetto.
Insieme ai saluti, la mia stima
Musa pensosa
Risposta della Redazione:
Gentilissima Musa Pensosa,
riceviamo e leggiamo con piacere la tua mail. Riteniamo molto buone e molto condivisibili la traduzione e l'analisi dl temine Manchepłtele da te proposte. Siamo d'accordo: Manchepłtele č quello che dici tu. E stai tranquilla: non risultano altre accezioni. Va benissimo tradurlo con manchevole, tanto pił che Febbraio č manchevole di giorni (ma non di cervello, visto che fa benissimo il suo mestiere di mese invernale!).
Tuttavia, si č preferito tradurlo con malandrino nel senso di inclemente o instabile perché - sono parole tue - descrive bene la condizione meteorologica di febbraio, anche se non traduce manchepłtele.
Ora, "Febbraio malandrino" ha un senso preciso, che tutti possono cogliere. Invece, "Febbraio manchevole" suona un po' astratto - molto opportunamente tu lo definisci "generico" - e abbisogna di tutto il ragionamento che hai fatto tu per giustificarlo e dargli un senso.
Anche in considerazione della concisione della rubrica, che non permette analisi approfondite, si č preferito l'immediatezza del messaggio sacrificando la precisione filologica. Tra l'altro, la scelta ha permesso di mantenere un certo parallelismo tra il manchepłtele torese e il corto e maledetto del proverbio italiano.
Grazie dell'attenzione, e in attesa di ricevere come in passato altri contributi da pubblicare, sempre graditi, ricevi i nostri pił cari saluti.
Redazione ToroWeb
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