
Il grido di protesta di un popolano (Toro che non c'è più)
Data: Sunday, 10 October 2010 @ 00:00:00 Argomento: Poesie e racconti
Il racconto odierno lo abbiamo ascoltato domenica 3 ottobre 2010, sul sagrato del Convento, al termine della bella processione in onore di San Francesco.
 Folla "oceanica" in Piazza della Chiesa, San Mercurio 1920
Dopo l'ultima marcia e l'esecuzione dell'Inno nazionale in omaggio del Patrono d'Italia, i fedeli avevano appena indirizzato al santo un applauso e si era sentito un "Viva San Francesco" assai convinto.
E' successo, non si sa come, non si sa perché, che l'applauso e il "Viva San Francesco" abbia fatto tornare alla mente di Antonio Di Gironimo un episodio della sua infanzia (Anni Trenta del secolo scorso), quando ogni occasione, religiosa politica o civile, era buona per raduni "oceanici", in Piazza del Piano o davanti alla chiesa.
In quella circostanza - ricorda Antonio - dalla calca si era levata la voce di un poveretto che urlava una specie di filastrocca tra lo sconcerto di tutti i presenti. Diceva, in un italiano per forza di cosa assai storpiato:
Ebbiva lu re. Ebbiva la riggine.
Abbasso a don Duminiche
che ci arruuine!
Inutile precisare che il don Duminiche in questione era don Domenico Trotta, ricchissimo possidente e Podestà di Toro in quel tempo in cui la gran parte dei compaesani moriva letteralmente di fame.
Antonio non ha detto cosa ne fosse seguito. Probabilmente nulla. Non è immaginabile, infatti, che un signorone del calibro del Trotta intendesse accanirsi contro lo sfogo un povero cristo.
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