
Un volume di Padre Mimmo, Quando il carcere è possibile?
Data: Tuesday, 15 March 2011 @ 21:33:24 Argomento: Cultura
Un libro fuori dal comune: è firmato da Anna Mariella e Cosmo Scardigno (Padre Mimmo) che hanno pubblicato Quando il Carcere è possibile? dedicato ai dieci anni di "Fratello Lupo", ossia del volontariato penitenziario in Molise e in Puglia.

Nei primi anni ’90, alcuni frati mirori della Provincia monastica di Molise e Puglia iniziano ad accogliere in affidamento alcuni detenuti, per lo più giovani.
Nel frattempo attraverso la GiFra arriva nella Provincia monastica l’esperienza di fra Beppe Prioli, fondatore dell’Associazione “Frate Lupo” (che fa animazione carceraria e accoglienza di ex-detenuti in alcune strutture di reinserimento), il quale inizia a coinvolgere gifrini, terziari e giovani professi temporanei della Provincia in esperienze e progetti di volontariato e di presenza di animazione in diversi carceri della Provincia di Bari (Bari,Turi).
Tra la fine degli anni ’90 e gli inizi di questo primo decennio del 2000, fr. Miki Mangialardi prima e fr. Mimmo Scardigno poi si lasciano coinvolgere più personalmente e direttamente al “Fornelli” (il “minorile”) e alla stessa Casa Circondariale di Bari. Oggi fr.Mimmo è cappellano del carcere di Campobasso e fr. Miki è cappellano a Foggia.
Questa presenza non è certamente l’unica in Italia e non è la prima. Atre province hanno avuto un’esperienza molto più ampia della nostra. Da sempre i frati hanno operato tra i carcerati e a sostegno delle famiglie dei carcerati.
Il gruppo "Fratello Lupo" è formato da giovani ed adulti che si confronta con il dettato evangelico:
“Ero carcerato e
siete venuti a trovarmi…
…ogni volta che avete fatto queste cose
a uno solo di questi miei fratelli più piccoli,
l’avete fatto a me” (Mt. 25, 31-46)
Ed è per questo che offre il suo impegno per attuare progetti concreti. Il Servizio di Pastorale Carceraria Fratello Lupo è nato per dare sostegno morale ai detenuti e alle loro famiglie, e sensibilizzare il mondo esterno al problema carcere e al conseguente reinserimento dei reclusi nella società.
|
|