
Di un affresco di M. Paternuosto per il Municipio di Toro, a 10 anni dal sisma
Data: Wednesday, 31 October 2012 @ 00:00:00 Argomento: Arte, artisti e artigiani toresi
A margine della importante mostra che sta tenendo a Roma nel prestigioso Museo della Civiltà Romana, Michele Paternuosto è stato invitato a sciogliere un debito di riconoscenza con Toro: affrescare una parete del nostro Municipio.
 ROMA (E.U.R.) MUSEO DELLA CIVILTA’ ROMANA, 5 ottobre 2012 .
Il maestro Michele Paternuosto illustra le sue opere al pubblico.
(Foto di Stefano Vannozzi).
L'invito-proposta, gli è stato rivolto, tramite ToroWeb, dal compaesano e amico d'infanzia Giovanni Rossodivita, anch'egli da decenni trapiantato a Roma. In questi termini: Caro Michele,
proprio perché l'arte che esprimi nelle tue belle opere, create con le originali tecniche pittoriche ad encausto, frutto di ricerche e studi appassionati, intensi e cocciuti sui capovalori degli artisti del mondo antico, é impregnata ed impreziosita di cultura contadina Torese, sei debitore, ne converrai, nei confronti del nostro natio paesello!
Perciò, dovresti, a mio modesto parere, lasciare un ricordo della tua produzione artistica a Toro: ad esempio, un affresco su una parete della Casa Comunale, magari, circondato, mentre lavori, da giovani allievi Toresi appassionati d'arte pittorica, a cui trasmettere l'amore e la passione dell'arte, e il segreto delle tue originali tecniche pittoriche ad encausto!
Ti abbraccio,
Giovanni Rossodivita
A noi pare una bellissima proposta, questa di Giovanni di impegnare il bravo artista in un affresco per la nostra Casa Comunale e di coinvolgere nel lavoro giovani allievi di Toro. Ovviamente una proposta che ha senso solo se mirata non all'attuale sede provvisoria del Municipio di Toro, inadeguata nella sua moderna e angusta struttura, ma alla storica Casa Comunale di Via Roma..
 Abele Valerio, Decorazione (dettaglio),Primo Novecento Soffitto Sala Consiliare del Municipio di Toro
Tanto più che questo nobile edificio di via Roma, come ex dimora dei Magno, già accoglie un'opera pittorica magica e unica nel suo genere. Fu firmata a Inizio Novecento da Abele Valerio, un pittore di Ferrazzano che ebbe un buon momento di fama: è la decorazione che adorna il soffitto della Sala Consiliare. Alcuni putti e figure mitologiche sono effigiati con fiori e arpe, nel cielo delimitato ai quattro lati da una balaustra. la cui particolarità è data da un effetto ottico che incanta chi guarda. La prospettiva, infatti, non è fissa, ma varia con lo spostarsi del visitatore nella sottostante sala: proprio come se costui si trovasse davvero davanti a una serie di lonnine in pietra e non a una rappresentazione pittorica delle stesse. Insomma una vera e propria magia dell'arte visiva.


 Abele Valerio, Decorazione (dettagli vari), Primo Novecento Soffitto Sala Consiliare del Municipio di Toro
Dato tale contesto, sarebbe oltremodo interessante dal punto di vista strettamente artistico un affresco in encausto di Michele su una delle pareti della stessa sala. Sui risvoltti storico-sociali dell'opera, poi, non occorre spendere altre parole, dopo quelle assolutamente ben dette da Giovanni Rossodivita.
Tutto bene, dunque, ma c'è il classico ma. Come si sa il nostro storico Municipio è abbandonato a se stesso, essendo stato reso inagibile dal terremoto del 2002. Sono esattamente dieci anni che il suo portone è rimasto chiuso. Non è più il cuore pulsante della vita cittadina con decine di toresi che quotidianamente varcavano la soglia della Casa del Comune, ossia della casa comune. A quanto ne sappiamo, non c'è nessuna prospettiva certa per riaprire il portone e restaurare il iMunicipio, né in tempi brevi né in tempi lunghi. E così la facciata tenuta su da ponteggi metallici e l'imponente portone corredato di bidoni di immondizia sono l'emblema peggiore alla inefficienza della gestione post-sisma in Molise.
L'emblema dell'inefficienza e del brutto che al momento, e chssà ancora per quanti anni o decenni, non è dato rimuovere. Peccato per tutti noi toresi, di Toro e fuori Toro. Peccato per la bellissima idea di GIovanni Rossodivita. Peccato per Michele Paernuosto, che non potrà sciogliere il debito di roconscenza per il paese e per la vitaliissima civiltà contadina che lo animava.
 Lo storico Municipio di Toro, abbandonato a se stesso. Con la facciata tenuta su da ponteggi metallici e l'imponente portone corredato di bidoni di immondizia è l'emblema peggiore alla inefficienza del post-sisma in Molise
Foto Peppino Garzone e altri
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