
Don Lorenzo Milani – Un santo scomodo ma attuale
Data: Tuesday, 08 July 2008 @ 17:32:39 Argomento: Cronaca
Vincenzo Colledanchise lo scorso 17 giugno è stato in pellegrinaggio a Barbiana, frazione di Vicchio, un piccolo borgo della diocesi fiorentina, sperduto tra i monti del Mugello dove, nel 1954, Don Lorenzo Milani fu inviato come priore, a causa di alcuni dissapori con il cardinale di Firenze. Qui don Lorenzo incominciò un'esperienza educativa unica e rivolta ai giovani di quella comunità che, anche per ragioni geografiche ed economiche, erano fortemente svantaggiati rispetto ai coetanei di città.
Da questi luoghi, che fecero da cornice alla straordinaria esperienza pedagogica e pastorale di don Lorenzo Milani, Vincenzo Colledanchise ci ha inviato il suo racconto e alcune suggestive foto che volentieri pubblichiamo.
Un pellegrinaggio straordinario
Dopo aver letto la vita di don Lorenzo Milani, ma soprattutto i suoi scritti, forte è il desiderio di conoscere i luoghi nei quali egli ha esercitato un sacerdozio unico per la sua rivoluzionaria impostazione.
Partiamo da Firenze martedì 17 giugno per uno straordinario pellegrinaggio per avventurarci sui monti verdissimi del Mugello.
A fatica intravediamo a sette chilometri da Vicchio un cartello che indica una frazione, quella di Barbiana, che in effetti è un non luogo, privo di case, animato solo da una modestissima chiesetta con annessa canonica sperduta tra i monti.
 La stradina che porta a Barbiana
Niente associa questa segnaletica all’avventura straordinaria di Don Lorenzo Milani, inviato tra questi monti sperduti nel 1954, affinchè spegnesse i suoi bollenti spiriti rivoluzionari per l’epoca. Infatti, quei pochi contadini del posto non contavano più di riavere un sacerdote tra loro e quando giunse inaspettatamente Don Milani intuirono subito che per essere giunto lì quel posto sperduto quel prete doveva averla combinata grossa.

 Barbiana, immersa nel verde del monte Giovi
Pur figlio dell’alta borghesia ebraica fiorentina, come nessun altro sacerdote del tempo ha saputo amare e redimere le fasce più umili del Mugello costituite da pastori e contadini poverissimi. Quando giunse nella piccola canonica di Barbiana, isolata tra i boschi di Vicchio, paese natale di Giotto e del Beato Angelico, don Lorenzo Milani divenne per quei poveri ragazzi un educatore esigentissimo.
E a Barbiana fondò la “cattedra della Povertà” finita con la morte del sacerdote, che a solo 44 anni, a causa della leucemia, lasciò tutti nel dolore.

 Il pergolato alla cui ombra si svolgevano le lezioni all'aperto
L'esperienza di Barbiana, non è ripetibile, infatti più che una scuola, lui aveva creato una comunità , ovvero una famiglia.
Povero tra i poveri, insegnò il vangelo con coerenza assoluta. Tutti i suoi scritti, nel periodo in cui abitò Barbiana, nacquero per motivi pedagogici come “Lettera a una professoressa” .
 La piccolissima piscina
Si può essere sorpresi di vedere una rustica piccola e tozza piscina a ridosso della canonica, costruita per i ragazzi da don Lorenzo, ma allorquando si scorge il piccolissimo cimitero nel cui interno vi è la misera tomba del profetico sacerdote, unitamente a qualche atra croce, tutto ha il sapore dell’umiltà e il fascino della santità cristiana perché egli è stato testimone credibile, in quanto pur ricco ha amato come pochi la povertà.
 Il cimitero
La sua visione pur arrabbiata per quel mondo degli anni cinquanta e sessanta carico di contraddizioni e ipocrisie, lo ha portato ad essere profetico prima degli eventi rivoluzionari del 68, e prima che lo stesso Concilio dichiarasse che era necessario per la Chiesa l’opzione fondamentale per i poveri.
 La tomba di don Lorenzo Milani
Sulla sua tomba ho sentito un affetto e una ammirazione grandissima e la mia preghiera è stata poca cosa in segno di gratitudine.
Uscito dal minuscolo cimitero una coppia di inglesi, giunta a piedi fin quassù, si ferma a parlare del grande sacerdote che ha scosso anche la loro fede anglicana.
Vincenzo Colledanchise
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